(wrong string) � della luce in campi gravitazionali

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Thu, 1 Jun 2006 22:48:36 +0200

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote in message
news:4e8s6mF1duundU3_at_individual.net...
> Bruno Cocciaro ha scritto:
> > Su questo punto viene attaccato da Bridgman nel saggio pubblicato in
> > occasione della suddetta biografia, ma Einstein risponde in maniera
> > per me abbastanza criptica (dice qualcosa tipo "non tutti i concetti
> > presenti in una teoria devono avere significato operativo, basta che
> > ce ne siano alcuni").
> Strano, visto che una cosa del tutto simile la dice lo stesso Bridgman
> nel suo libro...

Beh si', infatti Einstein chude proprio dicendo che non vale la pena
sviluppare la questione perche' ritiene che Bridgman concordi con lui (non
capisco se il supposto accordo Einstein lo riferisca all'ultimo punto che
tocca nella replica o alla questione nel suo complesso).
Permane il fatto che a me la risposta pare criptica, per il fatto che mi
pare che non risponda alle osservazioni di Bridgman. Non si possono trattere
le coordinate come un costrutto "qualsiasi". Se la caduta della mela, in
"certe" coordinate, e' associata alla quadrupla (ct', x',y',z'), allora
quelle coordinate, per come pare a me, *devono* avere significato operativo,
altrimenti non posso capire dove devo andare, e quando ci devo andare, per
raccogliere la mela al volo prima che si schianti a terra (il che e' come
dire che farei semplicemente matematica e non fisica).

Cito per completezza alla lettera il passo in cui Einstein risponde a
Bridgman nella replica:
"Per poter considerare un sistema logico come una teoria fisica, non e'
necessario porre la condizione che tutte le sue affermazioni possano essere
interpretate e "verificate" a una a una "da un punto di vista operativo";
*de facto* questo non e' mai stato ottenuto da nessuna teoria prima d'ora, e
non si puo' letteralmente ottenere. Per poter considerare una teoria come
una teoria fisica e' necessario soltanto che essa contenga affermazioni
empiricamente verificabili in senso generale.
Questa formulazione, presentata in questo modo, e' assolutamente imprecisa,
poiche' la "verificabilita'" e' una qualita' che non si riferisce soltanto
all'affermazione stessa, ma anche alla coordinazione dei concetti in essa
contenuti con l'esperienza. Ma probabilmente non e' necessario che mi metta
a discutere questo delicato problema, poiche' e' probabile che non esista
alcuna differenza sostanziale di opinione su questo punto".
A. Einstein "Autobiografia scientifica" Boringhieri 1979, pag 222-223.

> Ti diro' che in larga misura il mio corso di RG negli ultimi anni era
> dedicato proprio a far capire in che senso le coordinate sono
> arbitrarie, e come soltanto la metrica ne permetta a volte
> un'interpretazione fisica.

Ma nelle tue dispense questo punto immagino sia sviluppato. Mi diresti per
favore in quali paragrafi in particolare ?
Io ho provato a guardarci ma mi sa che non ho capito dove viene sviluppato,
cosi' come sopra non capisco per quale motivo la risposta di Einstein a
Bridgman dovrebbe essere considerata pertinente.

> Elio Fabri

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Thu Jun 01 2006 - 22:48:36 CEST

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