Re: Perche' e' successo? Semi OT
Alessandro:
> daccordissimo, aggiungerei per� che gli italiani che ora sono all'estero
> possono reimportare le esperienze accumulate altrove, e molti sono
> disposti a sacrificare parte del proprio stipendio per rientrare in
> Italia, ma a condizione di trovare un minimimo di finanziamento per la
> ricerca.
>
> Mi immagino fra qualche anno... molto probabilmente vorr� rientrare, e
> sar� disponibile a rinunciare a parte dello stipendio (insomma se i soldi
> contassero tanto per me, farei un'altro lavoro :) ), ma non solo avr�
> problemi a trovare un posto io (anche supponendo, senza dare per scontato,
> che ne avr� i requisiti), avr� ancor pi� problemi a rientrare con la mia
> (suppongo) futura moglie non italiana.
Il presupposto del tuo discorso va bene a livello personale, ma non sono
d'accordo a livello generale.
Non si puo' pensare (ammesso che ci pensi qualcuno) una politica della
ricerca basata su quelli che "tanto non lo faccio per i soldi". In un paese
normale, quello del ricercatore dovrebbe essere considerato un lavoro
normale e appetibile come quello dell'ingegnere, del manager e
dell'avvocato. Invece si sa che chi fa ricerca in Italia fa la fame, ha una
carriera lenta e spesso pochi mezzi e probabilmente non fa lavori di
avanguardia/alta qualita'. Cosi' facendo capisci che si perde una grossa
fetta di ragazzi intelligenti e interessati che si scoraggiano e dicono "chi
me lo fa fare?".
Credo che sia desiderabile non eliminare questo segmento a priori.
Received on Fri Jun 02 2006 - 01:04:39 CEST
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