Re: Perche' e' successo? Semi OT
> Secondo me il problema ha diversi aspetti: tanti Italiani se ne vanno
> all'estero a fare ricerca, una volta che sono stati preparati in
> Italia,
> questo pu� essere un male, ma anche un bene, se la cosa fosse
> reciproca.
daccordo
> Il punto centrale � proprio questo: in Italia non ci viene
> quasi nessuno che � stato preparato all'estero ad alto livello con un
> PhD.
> In particolare perch� gli stipendi italiani del settore ricerca sono
> miserevoli.
> Quando facciamo un bando per borse post doc o assegni di ricerca,
> io mi vergogno sempre di bandirli internazionalmente. Tra l'altro la
> stessa
> legislazione impedisce di superare un certo tetto di stipendio rendendo
>
> ben poco appetibili le nostre posizioni temporanee agli stranieri.
daccordissimo, aggiungerei per� che gli italiani che ora sono all'estero
possono reimportare le esperienze accumulate altrove, e molti sono
disposti a sacrificare parte del proprio stipendio per rientrare in
Italia, ma a condizione di trovare un minimimo di finanziamento per la
ricerca.
Mi immagino fra qualche anno... molto probabilmente vorr� rientrare, e
sar� disponibile a rinunciare a parte dello stipendio (insomma se i
soldi contassero tanto per me, farei un'altro lavoro :) ), ma non solo
avr� problemi a trovare un posto io (anche supponendo, senza dare per
scontato, che ne avr� i requisiti), avr� ancor pi� problemi a rientrare
con la mia (suppongo) futura moglie non italiana.
> Non solo, ma anche gli stipendi da ricercatore a tempo indeterminato
> sono piuttosto bassi ed � difficile che uno straniero venga qui a
> fare la fame.
> Coloro che lo fanno, parlo di stranieri, lo fanno principalmente per
> altri
> motivi (tipico moglie o marito italiani). Si pu� impostrare una
> politica della
> ricerca su queste basi?
>
> Ciao, Valter
Daccordo...
Infatti, No non � possibile, soprattutto dopo tutti i sacrifici che si
fanno. La cosa un po' frustrante � anche che mentre lavoro piu' ore
dell'orologio con uno stipendo medio, poi alcuni dicono che i
ricercatori spesso non fanno molto, soprattutto di utile e che quindi si
meritano di non essere pagati. E mediamente un ricercatore od un
professore in materie scientiche (in altri settori cambia tutto), lavora
praticamente a tempo pieno fra ricerca, divulgazione, insegnamento e
politica universitaria.
Quindi... l'unica soluzione sia per i ricercatori italiani in italia,
sia per i ricercatori italiani all'estero, che per attrarre ricercatori
stranieri in italiano, � usare meglio i soldi che abbiamo e COMUNQUE
aumentare i finanziamenti.
L'ipotesi, prima armonizziamo, poi ri-finanziamo... non mi pare sia
molto brillante...
Saluti
Alessandro
Received on Tue May 30 2006 - 16:41:40 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Thu Nov 21 2024 - 05:10:16 CET