(wrong string) � della luce in campi gravitazionali
Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> wrote:
>rnesto ha scritto:
>> Se i campi gravitazionali rallentano la luce, in base a quale calcoli
>> sono stimnate le distanze delle galassie ai limiti dell'universo
>> osservabile?
>La domanda merita risposta perche' e' un caso raro in cui si chiede
>*come* si arriva a un dato, senza prenderlo per buono e costruirci
>sopra elucubrazioni varie...
>
>Pero' il sottinteso della domanda non regge: nessuno certo puo'
>cronometrare il tempo che impiega la luce ad arrivare da una galassia
>(e neppure da una stella, se e' per questo).
>Inoltre non e' vero che "i campi gravitazionali rallentano la luce":
>se si misurasse la sua velocita' anche nei pressi di un buco nero, si
>troverebbe il solito valore.
Allora, professore, mi spiega che significa quanto � scritto da
Abraham Pais nel suo libro "EINSTEIN" quando a pag 248 s legge:
" Nel periodo praghese, l'analisi del moto della luce in un campo
gravitazionale non omogeneo gli aveva fatto capire che la velocit�
della luce dipende dal potenziale gravitazionale e che di conseguenza
lo schema della relativit� ristretta era troppo angusto".
Grazie.
Ernesto
Received on Sun May 28 2006 - 19:03:57 CEST
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