Valter Moretti ha scritto:
> In ogni caso tutti questi discorsi mi lasciano sempre molto perplesso
> per un problema di fondo: perch� dovrebbe conservarsi l'energia
> nel big bang? In relativit� generale, l'energia viene definita, per la
> materia, in presenza di spaziotempo stazionario, cosa che non �
> per definizione se c'� il big bang. L'energia del campo gravitazionale
> della relativit� generale non poi definibile se non in contesti molto
> speciali, facendo i salti mortali...
> Forse leggendo l'articolo queste cose vengono spiegate.
Ancora non mi sono deciso a gardarlo, perche' in Dip. "Nature" non
l'abbiamo, e debbo andare in Normale. Nnche sia una gran distanza, ma
sinceramente ho pochissima fiducia di cavarci qualcosa.
sabaain ha scritto:
> l'idea dovrebbe essere che prima di Tryon (di cui non avevo mai
> sentito parlare) era accettato che il big bang fosse una discontinuit�
> nell'energia convenzionalmente nulla prima e non nulla dopo
> ( ma anche sul senso del "prima" e del "dopo" si potrebbe discutere... )
>
> Tryon invece porta avanti l'idea che questo non � necessariamente vero
> inventando (almeno credo non posso andare a cercare i Nature del
> periodo) una forma di bilanciamento 'quantistica'
Valter Moretti ha scritto:
> Ciao, grazie, non ho ancora dato un'occhiata al lavoro, ma rimango
> sempre con il mio dubbio: energia di che cosa? Cosa � l'energia
> (conservata) in un contesto in cui non si ha, per definizione,
> omogeneit� temporale?
> ...
> Immagino il livello dell'articolo se usa la teoria dei
> campi/particelle: nei primi anni 70 la teoria dei campi in
> spaziotempo curvo non esisteva :-<<<
Scusa, ma c'e' di peggio, mi pare.
Sappiamo bene che per la RG il big bang sarebbe una singolarita', e
che da quelle parti non c'e' speranza di fare una teoria sensata che
non sia quantistica.
Tryon avrebbe forse fatto qualche passo in questa direzione?
desasosiego ha scritto:
> Leggendo il tuo messaggio mi � sorta la stessa obiezione di L/R e cio�
> da dove viene il campo gravitazionale. E cos�, come prima impressione,
> direi che la teoria di Tryon mi pare piuttosto accademica. D'altra
> parte non mi sembra abbia avuto molto seguito se il suo articolo
> risale al 1973.... E qui mi fermo, perch� non mi occupo di cosmologia
> e non voglio sparare cavolate. Di ci� di cui non si sa � meglio
> tacere, concetto che a quanto pare il nostro Odifreddi non ha colto.
Ecco: mi pare che tu abbia centrato il punto.
Non mi risulta che questa idea di Tryon abbia avuto sviluppi.
Se fate una ricerca in Google con keyword "Edward Tryon" spuntano
fuori un sacco di siti "strani", dove la "teoria" di Tryon e' presa
come base per elucubrazioni sulla creazione e compagnia bella.
Niente di scientificamente rilevante, invece.
Ora la domanda e': Odifreddi da dove l'ha pescato quel nome?
Sulla parte finale del post di Miki tornero' un'altra volta, perche'
apre un altro genere di problema.
--
Elio Fabri
Received on Sat May 27 2006 - 20:51:11 CEST