Re: il modello di Planck del corpo nero

From: 3p <2g3m05_at_gmail.com>
Date: 27 May 2006 14:36:05 -0700

> 2) il fatto che gli oscillatori abbiano frequenze diverse si pu�
> interpretare che ci sono atomi di diverse specie? (da quanto mi risulta
> una sola sostanza emette uno spettro a righe e non continuo)

Gi�, ma se fossi in te lascerei del tutto perdere la natura delle
pareti, meglio considerarle semplicemente e lisce e idealmente "non
atomiche" e ragionare in termini di distribuzione dei modi di
vibrazione della radiazione elettromagnetica all'interno della scatola,
applicando le relazioni di de Broglie, facendo l'ipotesi che pi�
particelle (cio� i fotoni) possano occupare lo stesso modo di
vibrazione (i fotoni sono bosoni), e cercando la distribuzione pi�
probabile con i moltiplicatori di Lagrange. Cmq il problema � assai
complesso e vasto, non vorrei essere fuorviante, perch� detta come
l'ho detta io uno potrebbe giustamente chiedersi: si ma la costante di
Boltzmann da dove salta fuori? E la temperatura? In effetti �
impossibile (o meglio, � illusorio e sbagliato) pensare di dedicarsi
alla legge di Planck senza prima aver sbattuto parecchio la testa sulla
statistica classica (Maxwell-Boltzmann), sull'entropia, ecc. Mi sono
dedicato a sta roba parecchio tempo fa ma ricordo che il collegamento
con il termine kT saltava fuori proprio dall'eguaglianza tra la
definizione statistica di entropia e quella termodinamica. Adesso come
adesso non so dirti di pi�, se non che il problema � tosto, e c'� da
lavorare tanto.
Received on Sat May 27 2006 - 23:36:05 CEST

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