Re: il modello di Planck del corpo nero

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Thu, 25 May 2006 21:10:08 +0200

Lorents ha scritto:
> Scusate se mi intrometto senza rispondere a nulla. La derivazione
> della formula del corpo nero mi ha sempre confuso e non l'ho mai
> capita a fondo (in particolare le considerazioni termodinamiche).
A una dichiarazione del genere, Dirac avrebbe risposto: "Questa non e'
una domanda." :-)

> Vorrei segnalare un articolo e sapere cosa ne pensate:
> Caranti, Galgani A critical remark on Planck's model of black-body,
> International Journal of Modern Physics B 18 (4-5), 549 (2004)
>
> Abstract: We reexamine the model of matter-radiation interaction
> considered by Planck in his studies on the black-body problem, and
> point out that its consistency seems to be in doubt. The key point is
> that Planck's model deals in principle with a system of n material
> resonators interacting with the field, but in fact Planck actually
> deals with a single resonator, because he explicitly makes the
> assumption that the resonators act independently of each other, i.e.
> perform incoherent motions. We point out that it would be more
> appropriate to deal from the start with the dynamics of the complete
> system, and that, in view of the long range character of the
> electrodynamical forces, motions of a coherent or correlated type
> might thus be found to occur.
Non conosco l'articolo, ma dal riassunto credo di capire la tesi cui
s'ispira.
Conosco Galgani, e so che appartiene a una scuola (Loinger ecc.) che
svariati decenni combatte una battaglia contro lea fisica quantistica
come si e' venuta costruendo da oltre un secolo a questa parte.
Onestamente, non mi pare che abbiano prodotto risultati di qualche
interesse.

Per quanto riguarda invece le tue personali difficolta', come ho gia'
detto sopra a rofilippi, i modi di arrivare alla lege di Planck sono
tanti, per cui parlare di difficolta' a capire Planck dice poco.
Tra l'altro, i veri e propri lavori di Planck non sono comprensibili
in qualche punto cruciale, perche' ovviamente non poteva esistere ai
suoi tempi una gisutificazione per le ipotesi che faceva.
Stava scoprendo qualcosa di completamente estraneo alla fisica
classica, ma non era lui per primo in grado di fare il salto...
                 

-- 
Elio Fabri
Received on Thu May 25 2006 - 21:10:08 CEST

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