Re: Le particelle se non disturbate hanno, almeno in ipotesi,
traiettorie classiche?
On Mar 2, 1:15�am, ernesto <ernesto.a..._at_gmail.com> wrote:
[...]
> la mia domanda ingenua �: d'accordo sul fatto che non possiamo, o non
> sappiamo ancora, o non sapremo mai, �misurare le due cose insieme, ma
> se nessuno rompe le palle a un eletrone, questo segue una traiettoria
> "classica" oppure no? Almeno in ipotesi, dico...
>
Posso riportare una frase scritta sul testo di MQ: Introduzione alla
Meccanica Quantistica - David J. Griffiths?
Paragrafo 1.6: _Principio di indeterminazione_
<<Immaginate di tenere in mano l'estremita' di una corda molto lunga e
di produrre un'onda muovendo su e giu' tale estremita' con un certo
andamento ritmico (figura 1.7).
[il disegno raffigura un pacchetto lungo 15 m di 7,5 onde di ampiezza
circa 1 m, mosse da una persona stilizzata].
Se qualcuno vi chiedesse: "Dove si *trova* esattamente quell'onda?"
voi pensereste che sia un po' matto: l'onda *non* e' in un posto
preciso, essendo distribuita su una distanza di parecchi metri. Se
invece vi domandasse quanto vale la sua *lunghezza d'onda*, potreste
fornire una risposta ragionevole: semra essere di circa 2 metri. Al
contrario, se avete dato alla corda un colpo improvviso (figura1.8)
[il disegno raffigura il tratto di corda di 15 m perfettamente
orizzontale, tranne che in un punto a meta' lunghezza, dove la corda
forma una protuberanza verso l'alto, molto stretta], otterrete una
gobba relativamente stretta che si muove lungo la corda. In questo
caso la prima domanda (Dove si trova esattamente l'onda?) sarebbe
quella ragionevole, mentre la seconda (Qual'e' la lunghezza
dell'onda?) sembrerebbe folle: l'onda non e' neppure vagamente
periodica, per cui come si potrebbe attribuirle una lunghezza?
Naturalmente si possono considerare dei casi intermedi in cui l'onda
e' *abbastanza* ben localizzata e la lunghezza d'onda e' *abbastanza*
ben definita, ma in ogni caso esiste una competizione inevitabile:
quanto piu' precisa e' la posizione dell'onda tanto meno lo e' la sua
lunghezza d'onda, e viceversa.
Un teorema dell'analisi di Fourier rebde tutto cio' rigoroso, ma per
il momento ci stiamo limitando a un ragionamento qualitativo.
Tutto cio' si applica, naturalmente, a *ogni* fenomeno ondoso e
quindi, in particolare, anche alla funzione d'onda quantistica. In
questo casi, la lunghezza d'onda di Psi [cioe' della funzione d'onda
quantistica] e' collegata al *momento* [ovvero la quantita' di moto]
della particella dalla *formula di de Broglie*:
p = h/lambda
Quindi un'imprecisione sul valore della *lunghezza d'onda* corrisponde
a un'imprecisione sul *momento*, e la nostra osservazione generale
dice ora che tanto piu' precisa e' la determinazione della posizione
di una particella tanto meno precisa e' la determinazione del suo
momento.>>
--
cometa_luminosa
Received on Fri Mar 02 2012 - 17:18:00 CET
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