Re: Nuovo thread sulla cosiddetta "dilatazione del tempo". (LUNGO)

From: AP <phj_at_abc.tt>
Date: Tue, 23 May 2006 10:01:10 +0200

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:4dbtbqF196g93U1_at_individual.net...
> Max ha scritto:
>
> Conclusione: tra gli eventi A e I le vite (tempi propri) trascorse per
> i nostri magnifici 4 sono:
>
> P: 60 anni
> Q: 56 anni
> R e S: 64 anni.
>
> Come dovevasi dimostrare.
>
> Nota1: Se ora ti domandi come mai le differenze fra i due casi 1 e 2 non
> sono
> simmetriche, per ora non te lo dico.
> Pensateci un po'...

provo a fare qualche riflessione.
caso A. i due personaggi compiono viaggi che sono caratterizzati dalla
medesima velocit� v.
nel caso B, per P e Q, non � cos�. degli ottant'anni che trascorrono nel
riferimento k (tempo misurato in k) Q ne trascorre 20 in k e 60 su un
riferimento che viaggia a w (sino a raggiungere R e S che, nel frattempo,
continuano a muoversi). applicando la relazione che lega il tempo sul rif. a
quello di k trovo che il tempo trascorso sull'astronave � pari a 36 anni. se
considero P, che viaggia sempre a w, la relazione sarebbe simmetrica (o
meglio identica) solo se il viaggio si svolgesse contemporaneamente a quello
di Q (ma questo � banale).
P � rimasto met� tempo in k (dieci anni). essendo partito non venti ma dieci
anni dopo R e S, impiegher� la met� del tempo di Q, misurato in k, per
raggiungere R e S, ovvero, per lui, diciotto anni. e gli altri quarant'anni?
per lui scorrono, rispetto a k, in modo ancora diverso, ovvero alla velocit�
v, diversa da w, che caratterizza il moto di R e S. quindi, dividendo per
5/4, otterr� 32 anni.
i tempi di P e Q R e S li devo misurare in funzione delle leggi che valgono
sul riferimento in cui si trova, che si relazionano agli altri riferimenti
in funzione della loro velocit� relativa. se un individuo T si fosse messo
alla caccia dei quattro variando 100 volte la velocit�, avrei avuto 100
intervalli di tempo da misurare.
� sufficiente osservare che, a parit� di durata dei viaggi misurati in k, P
si allontana da k a velocit� w, mentre il viaggio di Q � caratterizzato
tanto da w che da v, diversa da w, che definisce un tempo per Q, rispetto a
k, diverso da quello in cui il rif. viaggia a w, per spiegare che non esiste
simmetria?







>
> Nota 2: IL calcolo dei tempi propri, note le coordinate di tutti gli
> eventi, si poteva fare anche in un altro modo: usando la metrica di
> Minkowski.
> Ma per oggi ho scritto abbastanza.


>
> --
> Elio Fabri
Received on Tue May 23 2006 - 10:01:10 CEST

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