Valter Moretti ha scritto:
>>avreidovuto forse scrivere una mail infinita citando decine di casi?
>
> Mi pare di si, nel senso che avresti potuto dire qualcosa di
> molto pi� preciso se volevi sostenere un' affermazione tanto precisa
> come quella che hai fatto:
Dunque avevo capito bene: dovevo scrivere una mail infinita! Interessante!
E tanto per essere pignolo: la mia conclusione era definita "quasi
inevitabile" che non � la stessa cosa di "inevitabile" cos� come dire
"al 90%" non � lo stesso che "al 100%". Insomma non era poi "tanto
precisa"!!
> Mi pare evidente che tu non abbia molto chiaro cosa sia la produzione
> di articoli di ricerca, qualitativamente e quantitativamente.
> Tu credi che un editore sia in grado di leggere di capire e di giudicare qualunque cosa gli arrivi,
[...] E' chiaro che un editore non pu� farlo vista l'estrema
> specializzazione, [...]
Ancora una volta mi fai dire cose che non ho detto: io avevo parlato di
"responsabile (o di responsabili)" della rivista intendendo ovviamente
direttore e redazione, e tu traduci "responsabile" con editore?!
A meno che tu non stia usando la parola nel senso inglese di "editor"
che pero' e' ben diverso dall'italiano editore!
Comunque e' fuori questione: in questa faccenda dei referee tu sei un
"insider" io un "outsider". Ovvio che l'insider si senta di dire
all'"outsider" cose come: "tu non hai idea di come funzioni la cosa
dall'interno, ecc.ecc."
Ok, se e' vero che l'outsider non vede i dettagli interni, puo' pero'
vedere la questione da lontano, da un punto di vista piu' ampio.
In realta' tu fai un discorso specifico al tipo di riviste di cui ti
occupi, mentre io avevo ed ho in mente un discorso molto piu' generale,
coinvolgendo anche la questione della moderazione dei NG.
Lo ripeto: il mio dubbio di fondo e' che i tradizionali sistemi di
controllo preventivo e dettagliato siano lenti, macchinosi e comunque
non affidabili al 100%, mentre l'esempio di Wikipedia fa pensare che
molto piu' semplici ed economici sistemi di controllo aperto e
distribuito possano alla lunga risultare piu' efficienti.
>
> Quello che spi� si avvicina a un Wikipedia per gli articoli di
> ricerca, � proprio il sistema degli archives elettronici che ho citatato.
> Sono nati pi� di 10 anni fa, ricordo che quando sono nati molti
> sostenevano che avrebbero rimpiazzato le riviste ed il sistema dei referees...
> invece ci sono ancora gli articoli e gli archives, entrambi molto
> floridi. Ci sono anche diverse riviste del tutto on-line... ovviamente con
> referees
>
10 anni non sono poi tanti. Le innovazioni richiedono tempi lunghi per
affermarsi e vincere la tradizionale riluttanza umana a cambiare
abitudini.
L'affermazione di un metodo nuovo richiede innanzitutto che gli addetti
ai lavori ci credano; se sono in molti a non crederci e' ovvio che il
metodo vecchio sia duro a morire e tenda a recidivare.
Potrei fare tanti esempi, dall'introduzione del libro rilegato in
pergamena al posto del rotolo di papiro (ci vollero almeno due secoli),
all'introduzione dei numeri arabi al posto dei romani (anche qui ben
piu' di dieci anni), per finire con la tormentata storia del sistema
metrico decimale indiscutibilmente pi� razionale di quello anglosassone,
eppure ancora non del tutto affermato dopo due secoli.
--
Un cordiale saluto
Paolo Bonavoglia
V E N E Z I A
Received on Mon May 15 2006 - 19:35:46 CEST