Re: la pressione

From: Angelo <angelo.martini_at_katamail.com>
Date: Thu, 18 May 2006 17:27:24 +0200

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:4ceuahF15gf2cU3_at_individual.net...

> Sara' difficile trascurare le perdite di carico, a meno che i tuoi
> condotti non siano aperti alla fine solo per un piccolissimo foro.
> Se invece hai dei tubi di sezione costante che terminano all'aria
> libera, e se le perdite di carico soo trascurabili, allora la
> pressione nei tubi e' quella atmosferica, e la caduta di pressione ce
> l'hai solo dove l'acqua entra dalla cisterna nel tubo (Bernoulli,
> appunto).

Raffy ha scritto:

> Ma fammi capire una cosa sulla "stagnazione". Immaginiamo un sistema
> reale (tanto il tutto si applica anche ai fluidi reali). Un condotto �
> collegato alla base di una grossa cisterna che genera pressione in
> maniera proporzionale al livello dell'acqua che lo riempie. Il
> condotto si ramifica abbondantemente. Direi che, se sono trascurabili
> le perdite di carico, allora la pressione � in ogni punto del mio
> sistema di condotti uguale.

Il teorema di Bernoulli, se non vado errato, � una applicazione del teorema
dell'energia cinetica al moto di fluidi ideali in moto stazionario.
Considerando le forze di volume (gravit�) e di superficie (ad opera del
fluido che spinge a monte ed a valle del filetto fluido), si pu� giungere
alla realzione di B. in cui la somma dei 3 termini (2 se il liquido � fermo:
caso particolare che va sotto il nome di legge di Stevino) � costante per
ogni sezione di un filetto fluido. Quest'ultimo pu� essere anche finito
(tubo di flusso) e coincidere anche con il condotto intero, ma solo se per
ogni sezione pressione, velocit� e quota sono uguali in ogni punto (senn� si
approssima con un vaor medio).
Io continuo a pensare, in attesa di smentite, che conoscendo le perdite di
energia lungo un filetto si possa continuare ad applicare B., sapendo,
sezione dopo sezione, di quanto la somma dei tre termini sia variata
(diminuita).


Al link http://i4.tinypic.com/102oxky.jpg mostro una immagine di un mio
libro che descrive la situazione che Elio Fabri spiega qui sopra. Con la
cura di sottolineare, se ho ben capito, come si debba approssimare la
cisterna ed il suo condotto di uscita ad un tubo di flusso, ignorando
spigoli ecc. Credo che sia solo una approssimazione.
Ma mi � venuto un dubbio: mentre il fluido si muove verso l'esterno, il tubo
di flusso si restringe sempre pi�; la velocit� aumenta e la componente
gravitazionale diminuisce (h). La pressione come varier�? Sulla superficie
superiore � uguale a quella atm e lo stesso si verifica all'estremit�
opposta del tubo. Ma lungo il tubo essa come varia? Siamo abituati a dire
che al fondo di un recipiente la pressione p maggiore. Ma questo � Stevino,
che � un caso particolare di B. Ma se questo recipiente pu� essere trattato
come nell'immagine del link, ossia � un tubo di "flusso", la pressione lungo
il tubo (o quindi lungo z) come varia?

Azzardo una risposta, ma � solo per chiamarmi qualche stralo di qualcuno ;-)

Mi viene da pensare che il termine cinetico cresca pi� rapidamente di quanto
non si riduca quello gravitazionale. Il che potrebbe comportare dapprima
(parte alta del recipiente) un aumento di P con la profondit� (anche se
minore rispetto a che se il recipiente non avesse il foro in basso). Ma poi,
in prossimit� della porzione terminale del tubo di flusso, mi viene
spontaneo pensare che P decresca rapidamente fino a coincidere di nuovo con
P atm a livello del foro di uscita. Chi mi maledice???

Morale della favola: la pressione in fondo ad un contenitore bucato, nei
pressi del foro, � molto minore che se il foro fosse tappato ;-)
Che ne dici?
Received on Thu May 18 2006 - 17:27:24 CEST

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