Re: Professione referee (lungo ahime`)

From: Hypermars <hypermars_at_despammed.com>
Date: Mon, 15 May 2006 04:37:44 -0400

"Mario Leigheb" <leigheb_at_frascati.enea.it> wrote in message
news:e498e2$ki$1_at_news.cineca.it...

> > Credo anche che alcuni corettivi almeno in via sperimentale si
> > potrebbero tentare. Come misura parziale, mi sembra che si potrebbe
> > tornare all' antico: al referee pubblico con nome e cognome.
>
> Per quel poco di esperienza che ho come referee, sono un po' scettico.
> Data la mole di riviste e articoli pubblicati annualmente, mi immagino
> che se il referee fosse citato con nome e cognome, quando al ricercatore
> arriva la email della rivista che chiede la disponibilita' a svolgere il
> compito di referee /con nome e cognome pubblicato/, la quantita' di
> risposte positive crollerebbe.

Io non credo, perlomeno non crollerebbe in maniera cosi' drastica. Sebbene
nel mio campo ci sia la recensione anonima, ho conoscenza diretta di un
campo ben piu' vasto (geofisica) dove invece la stragrande maggioranza di
riviste ha la recensione con firma. E non mi sembra che, complessivamente,
l'editoria scientifica di quel settore sia cosi' in crisi. E' pero' vero
che, mi sembra, i tempi di pubblicazione sono spesso molto piu' lunghi, che
potrebbe in effetti indicare una difficolta' a trovare recensori.

Inoltre, bisogna anche dire secondo me che alla fine mantenere l'anonimato
e' comunque un po' ipocrita, perche' da un lato ora le riviste chiedono di
suggerire una lista di referee consigliati, e la probabilita' che il
recensore sia tra questi e' molto alta, e dall'altro, suvvia, non e' che sia
poi cosi' difficile riconoscere il recensore se conosci un po' il tuo campo,
i colleghi, le personalita' di spicco, gli stili ecc...specialmente se ti
capita un giappo! quelli si riconoscono dopo aver letto le prime due righe
del re-po-to :-)

> Al che la rivista sarebbe costretta a offrire al potenziale referee un
> compenso (non e' proprio l'idea del referee professionista, ma siamo
> vicini). Al che sparirebbero le riviste senza costi di pubblicazione, e
> in quelle con costi alti (tipo Nuclear Fusion) i costi diverrebbero
> ancora piu' alti.

Secondo me basterebbe un piccolo incentivo, adottato da alcune riviste (mi
viene in mente il J. Phys. D e quindi l'IoP di Bristol), quale un "buono"
che permette di avere reprints gratis per ogni recensione fatta per la
rivista. Oppure, magari, abbuonare i costi di pubblicazione per un articolo
ogni recensione fatta.

> La contrazione successiva di riviste e articoli pubblicati non potrebbe
> allora aumentare le distorsioni nei referaggi dovute alle
> rivalita'/complicita' reciproche tra autori e referee?

Potrebbe, ma non credo. Secondo me la proposta reiterata da Giorgio Pastore
di tornare all'antico avrebbe molti piu' vantaggi che svantaggi. Io sono a
favore, e sono ragionevolmente convinto che il mio contributo come recensore
(che col tempo si fa sempre piu' pesante, perche' le riviste tendono ad
approfittarsi in maniera incrementale della disponibilita' data) non
diminuirebbe in quantita', e forse potrebbe migliorare in qualita'. E spero
che possa essere cosi' per molti.

Bye
Hyper
Received on Mon May 15 2006 - 10:37:44 CEST

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