"Raffy" <raffaele.fabiano_at_katamail.com> ha scritto nel messaggio
news:feZ6g.3357$cB3.2915_at_tornado.fastwebnet.it...
> Se ritengo costante il termine relativo all'energia potenziale (ignorando
> l'effetto di gravit�), allora pressione ed energia cinetica variano in
> maniera inversamente proporzionale, giusto?
Non c'� un prodotto costante, ma una somma costante.
> Ora immaginiamo di rallentare o arrestare il flusso in un ramo,
> ostruendolo parzialmente o totalmente: cosa accade? Il liquido a ridosso
> dell'ostruzione ristagna: quale sar� la pressione qui? La risposta
> dovrebbe essere che la pressione aumenta quanto pi� il flusso � ridotto,
> ma non solo. Dovrebbe essere importante anche un'altra cosa: l'angolo
> formato dalla direzione del flusso nel condotto principale con la
> direzione della ramificazione ostruita.
Ho capito quello che vuoi dire. Vedi dopo.
> Per� ho un dubbio: se io ostruisco dapprima parzialmente il ramo
> perpendicolare, in esso la velocit� dapprima rallenta e poi, col
> proseguire dell'ostruzione, si arresta.
> Quando si arresta, in esso si giunge alla pressione che aveva prima
> dell'ostruzione (e che ancora vige nel condotto principale), ma fin quando
> l'ostruzione � parziale la pressione deve avere un valore maggiore, allora
> cosa avviene? Prima la pressione a ridosso dell'ostruzione "ingravescente"
> aumenta, poi, a flusso arrestato, ridiminuisce ai valori iniziali?
Questo � il tuo errore. La somma dei tre termini secondo B. � costante solo
se il flusso resta costante. Infatti: vedi il punto successivo.
> verrebbe di dire di s�. Perch� se consideriamo un condotto senza
> ramificazioni ed in esso inseriamo il mio "Pitot" ad L, imponiamo ad un
> certo tubo di flusso una stagnazione contro l'apertuta della mia sonda.
> Qui la pressione aumenta. Ma se la mia sonda ostruisse completamente il
> flusso nel condotto, per via delle sue dimensioni pari a quelle del
> condoto stesso, la pressione misurata sarebbe pari a quella iniziale che
> si aveva nel condotto prima di andare a disturbarlo con la sonda.
Vedi? Se arresti il flusso nell'unico condotto che svuota all'esterno la
cisterna, la pressione in ogni parte del condotto sar� quella alla base
della cisterna. Eppure quando inserivi il "flessibile a 90�" (povera tiua
mamma: gli hai smontato il lavandino ?!" ;-) ) avevi una pressione maggiore
che ora non c�� pi� da nessuna parte. Perch�? Perch� il termine cinetico �
zero. Ed � difficile far stagnare in un punto un fluido *gi�* stangante
ovunque.
Il problema non � difficile, ma devi considerare quatto cose:
a) la somma dei tre termini � costante solo ed esclusivamente se il flusso
� costante ( in ogni sezione del tubo, ogni secondo, passano 4 litri di vino
rosso....che bella cisterna eh...?).
b) La pressione � uguale ovunque (in assenza di perdite di carico) e zone di
stagnazione. Per misurare una pressione maggiore devi rallentare alcune
linee di flusso, ma non arrestare tutto il flusso nel condotto.
c) quando parli di collaterali variamente inclinate, devi ricordare che se
ne ostruisci una, in essa il flusso si riduce o arresta. Quindi attenzione a
_dove_ vai ad applicarte la costasnza della somma dei tre termini (leggi:
Bernoulli).
d) la storia dell'angolo formato da collaterale e condotto principale puoi
vederla cos�. Se inserisci il tubo ad L e arresti alcune linee di flusso
(_non tutto il flusso nel condotto_) avrai una pressione dinamica, maggiore
della statica. OK, � vero. Se invece utilizzi un tubo con l'apertura
tangenziale al flusso, non avrai altro che la stessa pressione che vige nel
sistema di condotti. E se l'imbocco, come lo chiami tu, avesse rispetto al
flusso una inclinazione compresa tra queste due situazioni limite (90� e
0�)? Otterresti, per lapressione, dei valori intermedi, perch� non
arresteresti il flusso nella stessa maniera.
Allora vedi in questo modo la storia delle collaterali. Sono importanti due
cose:
1) l'imbocco del ramo _deve_ ricevere il flusso del condotto principale
sulla sua superficie con un angolo diverso da zero (imbocco tangenziale).
2) la "pressione di stagnazione" sar� tanto maggiore quanto maggiore sar�
l'ostruzione nella collaterale (e cio� quanto maggiore sar� il rallentamento
delle linee di flusso che impattano sull'imbocco stesso) e quanto pi�
l'angolo tra imbocco e direzione del flusso sar� vicino a 90�.
Vuoi due esempi: una collaterale con l'imbocco tangenziale al flusso
(prescindendo dall'angolo che essa forma col condotto principale. Oppure un
ramo di biforcazione vero e proprio: pensa - cio� - ad un bivio nel senso
stradale del termine. Il flusso che arriva al bivio impatta (e si arresta)
contro la "carena" che separa i due rami, ed impatta anche contro le sezioni
di imbocco dei due rami di suddivisione: qui � importante l'angolo tra
sezione dell'imbocco e la direzione del flusso.
Attendi conferme o smentite degli esperti ;-).
Ciao
Received on Sat May 13 2006 - 10:19:47 CEST
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