(wrong string) � di una immagine
"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:4ceuaeF15gf2cU2_at_individual.net...
> Si', perche' puoi sfruttare la direzione di propagazione per disitnguere.
> Incidentalmente, e' qui che serve anche il campo magnetico: il solo E
> non basterebbe.
&
>> 1) quale metodio ottico* fa quello che descrivo pi� sopra?
> Un semplice canocchiale :-)
Scusami Elio, ma non ho capito. Noi abbiamo una superficie che irradia o
luce "'propria" o luce "riflessa". Isoliamo una piccolissima porzione di
essa, prendiamo una semisfera di dimensioni a piacere (anche molto grande,
volendo, e la centriamo nel "punto" (x,y). Da questo punto il campo EM si
propaga in tutte le direzioni possibili e quindi attraversa tutta la sfera
(questo vale sia per una porzioncina di monitor, sia per un foglio di carta
illuminato; ma vale molto meno per una superficie speculare, in cui vi
sar� - suppongo - una direzione preferenziale). In questo approccio abbiamo
considerato teoricamente di isolare la porzionicna, cio� di considerara la
luce che emana solo da essa in tutte le direzioni e che attraversa la
semisfera. In teoria � tutto bello. Ma in pratica io non vedo come un
canocchiale possa fare tutto questo :-).
L'unica cosa strafantasiosa che mi vierne in mente � coprire la superficie
fuorch� in corrispondenza della porzioncina e far aderire il canocchiale
alla superficie stessa, avendo cura di centrarlo in (x,y). Ma la mia
fantasia a quest'ora vola..... :-) Se invece mi limito ad un uso.....pi�
convenzionale del canocchiale, allora lo punto verso la mia superficie, ma
allora la luce che ricever� sar� solo quella che colpisce la lente del
canocchiale e non tutta quella che "parte" da (x,y)
> Se intendi misurare E in ogni unto e istante per istante, credo che
> oggi per la luce visibile non ci si riesca ancora.
Questo � un altro dubbio. Altrove mi scrivi che il nostro approccio � di
misurare E e B in ogni punto e poi calcolare il vettore di P., ecc. Ma se
questo � impossibile, volevi solo riferirti ad una situazione teorica?
> Piu' in generale, dovrai integrare sulla semisfera. Non e' detto che
> l'emissione sia isotropa, anzi di regola non lo e'.
Certo.
> Vedo pero' che almeno nell'uso astrofisico si chiama intensita' la
> potenza per unita' di area e di angolo solido (che arriva quindi da
> una data direzione).
> Invece si chiama densita' di flusso la potenza per unita' di area
> integrata su tutte le direzioni di provenienza.
Ecco, anch'io sapevo questo. Il flusso riguarda la luce che attraversa tutta
la semisfera, l'intensit� implica il discorso di direzione.
Ad ogni modo � ovvio che tutto quello che abbiamo detto per le misure di
potenza, sia in termini di fotoni che di onde E.M., si possa riferire anche
non a tuita la semisfera, ma solo ad una determinata parte individuata da
un preciso angolo solido.
Abbiamo visto, finora, che ci sono due modi di fare uno spettro (se ci
limitiamo ai fotoni). Un primo modo � fare un istogramma che mi dice
nell'unit� di tempo, quantio fotoni vengono rivelati per una certa stretta
banda di freq. Posso anche esprimere il tutto ponendo uguale a 1 il totale
dei fotoni rivelati ed esprimendo l'altezza di una colonna dell'istogramma
come freq. relativa. Ovvio che bisogner� considerare a tal fine anche
l'efficienza quantica, punto per punto, dei rivelatori utilizzat�. Mi pare
che questa sia una normale procedura di calibrazione dello spettro. Se non
si conosce la sensibilit� spettrale dei rivelatori, si potrebbe calibrare su
uno spettro noto.
Ad ogni modo questi sono spettri "statistici", nel senso di distribuzioni
statistiche. Poi si pu� passare nel continuo, ecc....ma sempre tali restano.
Poi c�� un secondo tipo di spettro. quello in cui, partendo dal precedente,
moltiplico il numero di fotoni rivelato per ogni intevallino di freq. per la
loro energia hf_C, con f_c, la freq. centrale dell'intevallino.
Queste due categorie hanno
E' tutto giusto? Queste due categorie hanno nomi che le distinguano? Qaundo
si trovano in rete spettri solari, a quale in genere ci si riferisce dei
due tipi?
E' corretto dire che l'integrazione dello spettro di Fourier (quadrato
dell'ampiezza) calcolato da E(t) in un punto della semisfera va a sua volta
integrato lungo tutta la superficie della semisfera e motliplicato per una
costante che, se non erro, dovrebbe essere il reciproco dell'impedenza
intrinseca?
Infine: � corretta questa affermazione che facevo prima?
****
I(x,y,f) � il flusso luminoso attraverso la semisfera
per ogni lunghezza d'onda (in realt� I(x,y,f) dovrebbe essere pittosto una
densit� di
flusso, nel senso che il suo valore per ogni singola lunghezza d'onda �
zero, mentre bisogna integrare I(x,y,f) su f per avere il flusso attraverso
la
semisfera per una determinata banda).
*****
Grazie
Received on Thu May 11 2006 - 02:10:36 CEST
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