Re: Entanglement e paramentro tempo

From: sabaain <sabaain_at_hotmail.it>
Date: Thu, 11 May 2006 09:32:30 GMT

> Bhe, ma anche la teoria che abbiamo descritto e' esposta
> a questo sospetto, anche piu' radicalmente. Ogni passo della
> procedura che abbiamo descritto e' largamente verificabile
> solo in condizioni di debole interazione.

ah, si?

quindi tu preferiresti una teoria non Relativisticamente Covariante?


> Nel senso che la
> minima complessita' degli apparati di misura rende piu'
> importanti una tale quantita' di effetti per cui ogni
> osservazione diventa delicatissima.

vale anche per la MQ ovviamente

> Le ipotesi di convergenza
> delle serie diventano labili, e si richiederebbe uno schema
> praticamente incontrollabile di integrazioni.

Rinormalizzazione

> Ma gli esperimenti
> sono congegnati in modo che la teoria dei campi sia in grado
> di dare predizioni, e gli esperimenti confermano generalmente
> queste predizioni.

interpretare questa frase � difficile.. (mi sembra un po' eretica :D )

che gli esperimenti sono costruiti per sondare regioni dello
spazio dei parametri ignote...

il modello standard � un riferimento se in quella zona mi
da gli stessi risultati bene se non me li da meglio!

 la differenza non � da poco.. un esperimento costruito esclusivamente
 per falsificare/verificare la teoria non sarebbe progettato per
 vedere tutti i prodotti di una interazione ma solo quelli che mi aspetterei
 di vedere..

 inoltre ottenere un risultato dalla teoria fuori dal regime perturbativo
 � proibitivo ... questo vorrebbe dire che gli sperimentalisti non hanno
 mai progettano esperimenti di questo tipo?

> La ricerca di schemi piu' fondamentali
> e' compito per le future generazioni gli effetti di
> correlazione esistono, le teorie a variabili nascoste escluse
> sono formulate in modo molto restrittivo. la complessita'
> dei sistemi non lineari non integrabili non e' stata
> esplorata in modo soddisfacente, ed in Italia un fisico
> matematico di spessore come Luigi Accardi avanza dei
> dubbi proprio sull'interpretazione delle correlazioni.

non conosco il lavoro di Accardi..
ma le eccezioni ed i sospetti sono sempre tanti e vengono
da ogni dove :)

ricordo una conferenza dove si parlava non di una
teoria specifica.. ma del MODO in cui gli scienziati creino
le teorie.. ovvero dell'arbitrariet� della creazione

ed si faceva l'esempio di un articolo non ricordo pi�
 di chi dove si risolveva in modo inortodosso il problema del
commesso viaggiatore..

NOTA BENE: l'esempio non � sull'efficienza della
soluzione ma SUL PROCESSO MENTALE che ha portato
a questa soluzione

prendo n citt�.. le metto in un quadrato e mi chiedo qual'�
il cammino minimo che le congiunge

faccio una PLAUSIBILISSIMA ipotesi sostituendo alle
citt� una distribuzione continua di citt�..

quindi suddivido PLAUSIBILMENTE il quadrato
in striscette equispaziate su cui la distribuzione (almeno
 in una direzione) � ragionevolmente uniforme

e quindi PLAU... suppongo che si possa considerare
una periodicit�.. e da questo passo passo arrivo
ad utilizzare i metodi della teoria dei campi ...

ora la domanda � ...
la teoria che ho creato mi descrive il
probema del commesso viaggiatore o � del tutto arbitraria?



p.s. temo che se si continuer� ad usare la teoria delle
 categorie come strumento epistemologico (per me
 "epistemologia" � una parolaccia) prima o poi
 qualcuno verr� a dirmi che gli approcci 'analoghi'
 (tubo di Venturi etc..) alla descrizione della
 della radiazione di Hawking (faccio solo un esempio)
 sono equivalenti alla teoria di H. stessa

 in fondo MATEMATICAMENTE posso sempre pensare a
 un funtore fra categorie che mi porti morfismi (teoremi/leggi)
 in morfismi (teoremi/leggi) ...

 peccato che questo bell'approcio mi porti
 una teoria scelta arbitrariamente (PLAUSIBILISSIMA nei
   termini precedenti) ... in una teoria predittiva




--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Thu May 11 2006 - 11:32:30 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Sep 18 2024 - 05:10:30 CEST