Re: Parere testi relatività generale

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sat, 06 May 2006 21:20:08 +0200

Danko ha scritto:
> avrei bisogno di un parere riguardo dei libri di RG. All'universit�
> non ho fatto nessun corso di RG ma ho letto parecchie dispense di vari
> prof., tutte a livello abbastanza semplice. Vorrei ora buttarmi su
> qualcosa di un po' pi� complesso.
Bisognerebbe capire che cosa intendi per "semplice" e per
"complesso"...

> In particolare ero interessato a due testi molto famosi, sui quali ho
> sentito pareri discordanti. I due testi sono:
>
> - Misner, Thorne, Wheeler "Gravitation"
> -Ward "General Relativity"
>
> Cosa mi consigliate?
MTW lo conosco piuttosto bene, invece Wald l'ho solo consultato
qualche volta. Vedi dopo.

the Volk ha scritto:
> Ciao io ti consiglierei:
>
> Ray d`Inverno, "Einstein`s relativity", Oxford press
>
> mi ci sono trovato bene anche se mi sono dovuto sforzare un po`
> nella parte matematica.
Questo lo conosco solo di nome.

> Segue l`approccio indiretto cioe`utilizzando le trasformazioni di
> coordinate.
> Il Weehler usa l`altro approccio (come le dispense di Elio) dando una
> visione matematica indipendente dalle coordinate.
> Ho trovato quest`ultima inadatta ad una prima lettura. La prima mi
> resta piu`facile all`inizio anche se poi ti domandi cosa vuol dire
> in realta`fare una derivata covariante.
> Ma nulla proibisce di porre delle traballanti basi ma facili da
> costruire all`inizio e poi rinforzarle con una seconda lettura dal
> secondo punto di vista.
Capisco, tant'e' vero che in realta' delle mie dispense ce ne sono due
versioni, che differiscono sopratutto in questo punto.
E' anche per questo che chiedevo a Danko che cosa vuol dire per lui
semplice o complesso...

C'e' pero' un altro aspetto molto importante: lo spazio dedicato
all'interpretazione fisica, alle misure, ecc.
Lo segnalo perche' a mio varere viene *troppo* sottovalutato, riducendo
la RG a un mare di conti e stop.
L'avro' gia' detto altre volte, ma questa era la mia difficolta'
finche' non misi le mani su MTW: il formalismo lo spevo, ma la
relazione con la fisica?

Valter Moretti ha scritto:
> Il primo che citi lo conosco poco, era considerato la bibbia
> una decina di anni fa, forse ora � un p� superato.
Certo si tratta di un libro che ormai ha 35 anni di vita...
Io pero' farei una distinzione. Sicuramente e' superato per quanto
riguarda gli sviluppi che ci sono stati in questo periodo, che non sono
pochi, soprattutto dal punto di vista sperimentale/osservativo.
Ma forse anche dal punto di vista teorico, sebbene io ne abbia
un'informazione piu' scarsa.

Pero' non lo ritengo affatto superato per il modo come pone le basi e
per l'approccio generale.
Se mai il difetto che piu' si nota e' il "peso", che dipende da un
lato dalla gran quantita' di materia trattata, ma anche da una certa
prolissita', credo attribuibile soprattutto a Wheeler...

Ci sono altri due libri che posso citare, che non so se possomno
servire a Danko:
- Ruffini Ohanian
- Rindler (Essential Relativity)
Il primo e' piu' aggiornato di MTW e dedica ampio spazio ai fatti
sperimentali. L'approccio e' non tradizionale in questo senso: che
sviluppa prima la teoria di campo debole (che per molte cose e'
largamente sufficiente) e solo inun secondo tempo ne ricava le "vere"
eq. di Einstein.
Dal punto di vista matematico lo direi un classico libro scritto da
fisici teorici (non fisici matematici :-) ).

Rindler e' piuttosto vecchio (piu' o meno come MTW) molto piu' snello
e abbastanza semplice, ma dedica spazio ai problemi d'interpretazione.
Poco o nulla invece alle osservazioni.
                             

-- 
Elio Fabri
Received on Sat May 06 2006 - 21:20:08 CEST

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