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"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:4c4bgoF132laiU1_at_individual.net...
> La risposta e' no, perche' potrebbe anche darsi che la sorgente emeta
> fotoni *tutti nello stesso stato*, e per ciascuo deiquali la frequenza
> non e' esattamente definita.
Certo, indubbiamente. Quello che ho non � qualcosa che mi dice' qual � la
frazione di fotoni di ciascun "tipo". Al limite, nell'esempio fatto da te,
un siffatto spettro mi dice qual � la distribuzione spettrale del solo tipo
di
fotone emesso. E quindi l'ampiezza di banda di questi fotoni (tutto il mio
spettro) e la maggiore o minore probabilit� che essi vengano rivelati con
una certa energia piuttosto che con un'altra. Giusto?
> Beh i fisici hanno inventato da molto tempo diversi sistemi ottici,
> alcuni dei quali permettono di separare le due componenti.
*Cio� � otticamente possibile considerare la sola luce che origina
all'interno della semisfera e ne esce attraversandola. O, in altre parole,
� otticamwente possibile escludere qualsiasi altro cmpo EM che "volesse"
sovrapporsi a quello "prodotto" dalla porzioncina (x,y)?
> Devi partire da misure di E in funzione del tempo, fare la TdF e il
> quadrato del modulo.
Cio�: prendo un intervallo di tempo, vedo E come varia in esso e trasformo
con Fourier il segnale cos� ottenuto. Lo spettro di potenza, come lo si
chiama in Segnali, se integrato lungo un intervallo di freq. mi d� l'energia
nell'unit� di tempo associata a quella banda? Mi aspetto che se la
porzioncina � davvero piccola, ed in condizioni di illuminzione ambinetale
omogenea, ecc, dovrei riuscire a misurare lo stesso spettro valutando E(t)
in uno qualsiasi dei punti della semisfera. In termini fotonici ci� vuol
dire che i
fotoni emessi in ciascuna direzione (da (x,y) verso la superficie della
semisfera) sono grosso modo gli stessi in tutte le direzioni (cio� non sono
emessi pi� fotoni "rossi" in una direzione e "gialli" in un altra).
> Allora, se chiami N(x,y,f) la distrizuzione spettrale del numero di
> fotoni, e I(x,y,f) quella dell'intensita', puoi dire che
> I(x,y,f) = h*f*N(x,y,f)
> e se vuoi i numeri totali devi integrare su f.
Ossia: se integro tra 350 e 365 nm I(x,y,f), ottengo l'energia emessa
nell'unit� di tempo attraverso la semisfera centrata in (x,y) e
"trasportata" dalle sole armoniche che occupano l'intervallo continuo di
frequenze prima specificato? Se � cos� � meraviglioso!!! :-)
In termini di fotoni, per avere lo stesso risultato, devo vedere in ogni
intervallino di freq., in cui posso suddividere l'intervallo di 15 nm
considerato, quanti fotoni sono stati rivelati nell'unit� di tempo.
Moltiplicare la loro energia hf_c (con f_c il valore centrale
dell'intervallino) per il numero di fotoni rivelati, e sommare i risultati
ottenuti per ciascun intervallino.
Ed ottengo lo stesso valore di prima (ovvio anche qui integrerei:
ho parlarto di intervallini per semplicit�, visto che con fourier ottengo
direttamente uno spettro continuo (se non periodicizzo il segnale: giusto?),
mentre nel caso dei rivelatori, devo partire da un istogramma e
"lisciarlo").
E' tutto giusto?
Solo tre domandine:
1) quale metodio ottico* fa quello che descrivo pi� sopra?
2) dimmi qualcosa di telegraficissimo, ma come si misura E in ogni punto
della semisfera?
3) perch� in queste cose B non lo pensa mai nessuno?
Grazie davvero.
PS: grazie alla tua chiarezza siamo a + dell'80% del "lavoro" che mi ero
prefissato di fare in questo thread (credevo che solo dopo molti post avrei
capito quello che invece -credo- di aver capito gi�). Sai cosa ti chieder�
dopo (il restante 20%: ti prego, fa un ultimo sforzo!)? Una precisazione
sulla risoluzione spaziale e sulla TdF di I(x,y) per avere lo spettro delle
freq, spaziali.
Grazie
Received on Sun May 07 2006 - 17:38:10 CEST
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