(wrong string) � di una immagine
"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:4bsevfF11b5k7U4_at_individual.net...
> Non proprio, perche' non e' detto che ogni singolo fotone abbia una
> "frequenza" definita...
> Non ne avevamo gia' parlato?
Ma certo. Proprio per questo ho semplificato. cmq se rivelo 1000 fotoni
posso dire che 10 sono stati rivelati dal sensore che ha sensibilit� da 350
a 351 nm, ecc. ecc. Questo intendevo dire.
> In realta' non l'hai capito neanche i termini di fotoni, perche' fai
> confusione tra luce che arriva, luce emessa, luce diffusa...
In termini di fotoni direi questo.
1) Ogni area finita della mia superficie emette nell'unit� di tempo un
numero finito di fotoni. E' giusto fin qui?
2) se considero un solo punto della superficie (quando la porziuncola tende
a zero nella sua estensione), il numero di fotoni emessi in un tempo finito
non pu� che tendere a zero, no?
3) Se suddivido i fotoni (sulla base di una rivelazione, mica per sfizio)
per frequenza ho qualcosa simile ad una distribuzione di frequenza (non nel
senso fisico, ma statistico) che mi dice che percentuale del totale ha una
certa banda di freq. compresa tra x1 nm e x2 nm, ecc: pu� essere questo
chiamato spettro? Scusa, ma questa visione corpuscolare e poco aderente alla
realt�, che limiti pone concretamente se a me quello che interessa �
misurare, per esempio con un CCD ed un prisma, lo spettro di una sorgente
luminosa?
> Si puo' isolare, come hai fatto prima, una piccola porzione dello
> schermo, e considerare la luce emessa da quella porzione.
> Se consideri per es. una semisfera centrata in quel punto, potrai
> misurare istante per istante (molto in linea di principio) i valori di
> E e B in ogni punto della sfera, calcolare il vettore di Poynting,
> integrare per ricavarne il flusso.
> Questo ti da' l'emergia emessa per unita' di tempo dalla porzioncina
> di schermo che hai scelto, ossia un valore della tua I(x,y).
Bene.
0) � ragionevole pensare che istante dopo istante questo valore (I(x,y))
cambi anche se l'immagine sul monitor appare sempre costante? Cio� � una
necessit� legata al campo che "oscilla"?
1) � ragionevole applicare questo modello anche ad una sorgente secondaria?
Una superficie illuminata?
2) considerando che in (x,y) arriver� anche luce dalle altre restanti parti
della stanza, i valori di B ed E in ogni punto della semisfera come ne
risentiranno?
3) infine: lascinado i fotoni ed il modo che io avevo pensato per calcolarmi
lo spettro, qual � il modo attraverso il quale calcolo lo spettro ora che ho
solo I(x,y) nel senso da te spiegato?
4) se I(x,y) riflette l'energia emessa nell'unit� di tempo dalla porzioncina
(x,y), in che modo esprimere l'intensit� in termini di fotoni? Hai spigato
altrovo, non so a chi, che uno stesso numero di fotoni pu� avere energia
diversa a seconda della banda di freq. dei singoli fotoni: � vero? Allora
l'intensit� non riflette il numero di fotoni emessi nell'unit� di tempo, ma
piuttosto l'energia "associata" ad un insieme fotoni emessi nell'uinit� di
tempo. Giusto?
Grazie mille
Received on Wed May 03 2006 - 22:34:38 CEST
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