> Voglio chiudere pero' con un altro aspetto che non ho visto citare:
> l'influenza, sul problema che sollevi, della riforma 3+2.
> A mio parere questa riforma per l'insegnamento della fisica e' stata
> complessivamente deleteria, per piu' ragioni.
>
> 1) Ha oggettivamente obbligato a una compressione dei corsi, non solo
> con l'eliminazione di argomenti (il che potrebbe anche essere sensato,
> se fatto a ragion veduta) ma anche con una presentazione piu' sommaria
> degli argomenti trattati.
> 2) Ha spinto a introdurre precocemente argomenti che un tempo si
> ritenevano adatti solo a studenti piu' maturi. Un esempio l'hai citato
> tu, con la "introduzione alla fisica moderna".
> 3) Avrebbe richiesto uno studio profondo dei nodi concettuali, delle
> difficolta' didattiche, delle relazioni fra parti della fisica.
> Avrebbe richiesto di rivedere approcci che ormai si trascinano per
> inerzia.
> Avrebbe reso necessario svecchiare anche la cultura matematica
> della gran parte dei *docenti*.
> Mi domando: in quante universita' questo e' stato fatto?
> Certamente non a Pisa; delle altre non so, ma nutro fieri dubbi.
>
Un altro problema � consistito nel delegare i singoli corsi di laurea dei
singoli atenei a definire i dettagli del nuovo ordinamento.
Io sei anni fa ero rappresentante degli studenti del mio corso di laurea in
fisica e devo dire
che ci trovammo catapultati nel dover scegliere come distribuire le materie
nel corso dei cinque anni (sulla base di indicazioni ministeriali imho
troppo sommarie). Tutto andava fatto in tempi brevissimi e alla fine non si
ebbe il tempo (e purtroppo forse nemmeno l'interesse) di vedere come ci si
stava organizzando nel resto d'Italia.
Mi sa che ha ragione, temo che la riflessione seria sia stata assente anche
nelle altre universit�.
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http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Thu May 04 2006 - 12:11:46 CEST