Re: A me pare che non sia cambiato quasi nulla
"Tetis" ha scritto nel messaggio
news:4f483be9$0$1381$4fafbaef_at_reader1.news.tin.it...
> Scusa, forse dovrei seguirti al volo dopo tutte le discussioni in merito,
> ma questo aspetto della tua tesi finora non l'avevo focalizzato.
> Qui ti riferisci agli argomenti di Moeller?
Si' certo. Mi riferisco al fatto che, da Moeller in poi, i teoremi sulla
paraddosalita' dei segnali superluminali sono corretti, cioe' sono corrette
deduzioni dalle ipotesi che vengono assunte.
> In passato ricordo che hai scritto qualcosa sulla speciosit� dell'
> argomentazione di Einstein e Pauli e sulla correttezza di quella di
> Moeller, ma avevi lasciato da parte il tema delle ipotesi, adesso dici che
> le ipotesi di riferimento non coincidono con i postulati della relativit�
> ristretta (ti riferisci all'uso della sincronizzazione di Einstein?)
nel passo che riporti non entravo nel merito delle ipotesi assunte da
Moeller perche' in quel post l'argomento che trattavo era gli errori che, a
mio avviso, derivano da una non piena presa di coscienza delle tesi
convenzionaliste riguardo la simultaneita'.
Ora il punto e' un altro. Moeller assume ipotesi di significato fisico,
cioe' fa un discorso che ha un senso fisico, e che quindi e' totalmente
indipendente dalla sincronizzazione che si decide di assumere per descrivere
il problema (o per derivare il teorema). E' vero che Moeller usa la
sincronizzazione standard nella sua derivazione, ma il teorema si potrebbe
ripetere pari pari assumendo una qualsiasi sincronizzazione.
Cioe' la questione che ponevo e' totalmente indipendente dalla
sincronizzazione (e dalla sua convenzionalita' o meno).
La questione e':
le ipotesi assunte da Moeller sono i postulati della RR o comunque
asserzioni che si possono derivare da quei postulati?
La mia risposta e' no. I postulati della RR rimarrebbero perfettamente
inviolati qualora venisse assunta un'ipotesi alternativa che farebbe cadere
la tesi del teorema dimostrato da Moeller.
L'ipotesi alternativa, che lascerebbe perfettamente *invariati* i postulati
della RR, e' che per i segnali superluminali esista un riferimento
privilegiato del tutto analogo a quello che Michelson e Morley ritenevano
dovesse esistere per i segnali luminosi.
Naturalmente cade l'invarianza di Lorentz per i fenomeni che coinvolgono
segnali superluminali. Per quei fenomeni tale invarianza cade almeno
relativamente agli aspetti riguardanti la descrizione dei segnali
superluminali (gli effetti di quei segnali potrebbero comunque risultare
invarianti).
Ma la RR non pretende che *tutta* la fisica sia invariante per
trasformazioni di Lorentz. Dai postulati della RR segue tale invarianza solo
per quanto riguarda la fisica che si fa "sotto coperta", per usare le parole
di Galileo. E il riferimento privilegiato che fa da supporto ai segnali
superluminali non sta "sotto coperta". Come mi fece notare Valter anni fa,
non solo non ci sta, ma proprio non ci puo' stare.
Ciao,
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Mon Feb 27 2012 - 21:47:53 CET
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