Re: equivalenza massa energia
"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:4bf7a2F11c73fU2_at_individual.net...
> AP ha scritto:
>> tachioni: veloci, bradioni lenti (almeno cos� pare suggerire
>> l'etimologia)?
> Infatti.
> Ma naturalmente non basta inventare un nome perche' una cosa acquisti
> realta' :)
questo � evidente, ma l'uomo tende a creare miti, anche nella scienza...
>
>> da un punto di vista matematico avrei dei numeri immaginari, e non
>> reali. dalle equazioni gi� discusse (rimaniamo nell'ipotesi che il
>> limite sia c) deduco che maggiore � la velocit�, diciamo di una
>> particella, e maggiore sar� la sua massa (escludiamo, ovviamente, il
>> caso di massa nulla).
> Povero me...
> Come potrai vedere, oggi dovro' scrivere alche altri post per
> combattere contra questa storia della massa che aumenta con la
> velocita'...
> Sull'immaginario torno dopo.
se � per i principianti o i curiosi � colpa della tua categoria, che su
certi testi "divulgativi" scrive m = m0/sqr(1-v^2/c^2), senza aggiungere
null'altro. cosa pu� dedurre un profano che vede il denominatore che tende a
zero quando la velocit� si approssima a c?
>
>> ...
>> quindi deduco che sar� ben difficile "rallentare" un tachione che, di
>> suo, viaggia oltre c.
> Peggo che difficile: e' impossibile. Vedi dopo.
s�, era un eufemismo per dire che � impossibile.
>
> E' vero che c e' una velocita limite, ma solo nel senso che un corpo
> "ordinario", che puo' essere fermo e puo' essere accelerato, non
> raggiungera' mai quella veocita'.
> Essenzialmente perche' per quanta energia tu spoenda per accelerarlo,
> la sua velocita' resta sempre inferiore a c.
questo mi suggerrisce un'idea circa il discorso della massa, ma preferisco
fare l'omertoso per non rischiare di sparare un'altra ca**ata :-)
va b�, gi� che ci siamo... se ci avvicianiamo a c, accelerare ulteriormente
un corpo per raggiungere una velocit� limite sarebbe come spostare un corpo
in quiete di massa infinita (� tardi, e magari qualche imprecisione �
scappata, ma credo tu abbia capito cosa intendo dire).
>
> Ma il discorso sui tachioni procede in modo diverso.
> Si osserva prima di tutto che la relazione piu' importante della RR e'
> quella che dice che la grandezza
>
> E^2 - c^2 p^2 (*)
>
> e' *invariante*, ossia assume o stesso valore inqualsiasi riferimento
> inerziale.
chiaro: cambiano le grandezze, ma nel complesso il risultato rimane
invariato.
>
> Mi spiego meglio.
> Se tu misuri le grandezze E (energia) e p (impulso) di un corpo in
> diversi sistemi di riferimento, troverai ovviamente valori diversi.
> Pero' la (*) mantiene sempre lo stesso valore.
> In particolare, se hai a che fare con un corpo fermo (p=0) ottieni
> E^2, e si puo' dimostrare che questo valore particolare coincide con
> m^2 c^4, dove m e' la massa definita al modo solito della mecc.
> newtoniana.
>
> Per questo di solito la (*) si scrive nella forma
>
> E^2 - c^2 p^2 = m^2 c^4. (1)
>
> In questo caso l'invariante che ho detto assume un valore _positivo_.
>
> Sappiamo anche che in certi casi il suo valore e' nullo: si tratta
> delle particelle "di massa nulla". Uguagliando la (*) a zero, si trova
> E = cp, relazione caratteristica appunto delle particelle di massa
> nulla, come i fotoni.
>
> A questo punto qualcuno si e' chiesto: ma che cosa impedisce di
> pensare che esistano paricelle per le quali l'invariante e' negativo?
chiaro anche questo.
> Allora la (1) non avrebbe senso, e se si volesse definire una "massa"
> anche per queste particelle, bisognerebbe modificare la (1) come
> segue:
>
> c^2 p^2 - E^2 = m^2 c^4. (2)
>
> Inoltre siccome vale sempre la relazione
>
> v = c^2 p / E,
>
> mentre nel caso (1) si vede subito che v<c, ne caso (2) invece abbiamo
> v>c.
> Ecco i tachioni...
chiaro anche questo.
>
> Nota che la (2) rimane sempre un invariante, e questo mostra che e'
> sempre cp>E, il che assicura che in nessun sistema di riferimento
> sara' possibile avere p=0, e quindi v=0: ecco perche' avevo detto che
> non si puo' fermare un tachione.
perch� no, non possiamo inventare i tachioni nullonici, che nascono veloci e
rallentano sino a v=0? (sto scherzando).
>
> E qui mi fermo, perche' dopo tutto al di la' di una graziosa
> invenzione, l'esistenza dei tachioni e' mai stata dimostrata.
s�, questa � l'unica cosa che sapevo di certo pirma di questa dissertazione.
io sono piuttosto scettico sull'uso indiscriminato delle "regole"
matematiche (usiamo un termine generico) per trarre deduzioni azzardate. �
vero che esiste la sperimentazione... mi pare per� che nel XXI secolo ci sia
ancora una concezione seicentesca dell'uso della matematica nelle scienze
empiriche (Dio ha consegnato la matematica all'uomo per comprendere la
natura :-) )...
basta guardare il disastro che hanno fatto gli scimmiottatori dei fisici
nelle scienze sociali...
>
> --
> Elio Fabri
>
Received on Sat Apr 29 2006 - 02:10:50 CEST
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