Piccolachimica ha scritto:
> Per vie davvero casuali, mi sono imbattuta in un link correlato
> all'ASPS.
> Ancor pi� casualmente ho visto la foto di Elio Fabri, ed ho detto:
> nome noto.....
Questa della foto non la sapevo...
A quanto mi risulta, in rete esiste solo una mia foto, nel sito della
Sezione di Astronomia e Astrofisica del Dip. di Fisica di Pisa.
Evidentemente e' stata saccheggiata da li'. E questo gia' ti dice
molto...
> ...
> Mi racconti qualcosa sull'attivit� dell'asps?
Dai miei lontani studi di latino, ricordo che si diceva "longum est"
per intendere "sarebbe troppo lungo" :)
Ma non ti voglio proprio deludere, per cui eccoti un riassunto
sommario (e certamente parziale, nel senso di "di parte"...).
Il Laureti si dichara laureato in Fisica a Roma, e pare che insegni in
una scuola secondaria della citta'.
Da diversi anni si e' messo in testa di scoprire un mezzo di
propulsione che superi quelli tradizionali dell'astronautica, e si e'
fissato che ci sia il modo di violare la terza legge della dinamica.
E' per questo che parla di PNN, che vuol dire "propulsione non
newtoniana".
Nei primi tempi ha tenatato con improbabili congegni meccanici, dei
quali dava fantasiose giustificazioni teoriche. A chi gli faceva
notare i numerosi errori dei suoi "ragionamenti" ha sempre risposto
con lo stile che conosci: insulti e fughe per la tangente.
Alla fine si e' convinto che il sistema meccanico non funzionava (ora
lo dice lui stesso, ma allora guai a dirglielo...) e si e' buttato su
un sistema elettromagnetico, altrettanto infondato come il precedente.
Ha inventato che Maxwell non aveva capito un ... e con lui tutti i
fisici (teorici, sembra far credere) che sono venuti dopo; che
bisognava tornare a Laplace, e balle varie.
Non c'e' stato verso di convincerlo che un sistema elettromagnetico
non potra' mai produrre una spinta maggiore di P/c, dove P e' la
potenza immessa nel sistema.
Naturalmente il suo argomento era: "questo e' quanto discende dalle
eq. di Maxwell, che sono una c...; con che diritto rifiutate di
ammettere che ci potrebbero essere condizioni in cui le eq. di Maxwell
non valgono?" e via cantando su questo tono.
A lui non importa un fico che le eq. di Maxwell siano all'opera in
tutto il mondo, ormai da oltre un secolo, e che abbiano funzionato
perfettamente in una quantita' sterminata di applicazioni: questo
argomento lo lascia completamente indifferente.
Come pure rifiuta qualsiasi argomento teorico di carattere generale,
basato poniamo sulla conservazine dell'energia o simili. Qualifica
chiunque provi a controbattere con simili argomenti di "mateficiente",
neologismo da lui creato per intendere un deficiente che capisce solo
la matematica (se pure :-) ).
Ora sembra sia riuscito a ottenere un qualche finanziamento per le sue
"ricerche" da un'industria, e la cosa non mi meraviglia affatto. La
spiego cosi'.
Mettiamoci nei panni di un qualche ingegnere che si vede proporre il
"progetto" del Laureti. Molti lo hanno mandato piu' o meno
educatamente a quel paese, ma alla fine ne ha trovato uno che avra'
ragionato in questo modo:
"Io non ci capisco niente, anzi mi sembra una bufala. Pero' in fond
fra tanti soldi che buttiamo per le piu' varie ragioni, che male ci fa
metterne un po' in questa impresa? Se non va, sara' una spesetta in
piu' che non ci mandera' certo in rovina; se invece dovesse andare,
sarebbe il colpo del secolo..."
Come ho detto, non mi meraviglia, anche se depone in modo assai poco
favorevole circa la competenza del signore che ha approvato il
finanziamento.
Naturalmente Laureti ha sbandierato questo "successo" e sembra che di
recente abbia tenuto una "dimostrazione" del suo apparato.
Ne trovi qualche notizia nel thread
"La rivoluzione spaziale italiana (e come viene bloccata by Piero
Chiavaroli)"
su it.scienza, 31-3.
In quell'occasione replicai (3-4) chiedendo alcune informazioni piu'
dettagliate sulla vantata "dimostrazione". Non su come sarebbe
costituito l'apparato, cosa di cui il Laureti si dichiara
gelosissimo, in quanto teme che gli venga rubata l'idea :-))
Mi limitai a fare domande sul significato delle misure che venivano
esibite.
Puoi vedere da te la risposta di Laureti, come sempre del tutto vuota
di contenuto.
Ora debbo solo aggiungere due parole sul mio ruolo in questa storia.
Avendo visto, ormai anni fa, i vaneggiamenti di Laureti su it.scienza,
mi sentii in dovere di controbatterlo e dimostrare la completa
inconsistenza delle sue presunte scoperte.
Questo solo perche' il NG e' frequentato da persone dei piu' diversi
livelli di competenza scientifica, e alcuni parevano indotti a
prestargli fiducia. Dato che il suddetto e' sempre stato bisognoso di
fondi per le sue ricerche, la cosa poteva anche riuscire rischiosa per
qualcuno...
Ma a parte questo, c'e' la questione etica: non sopporto che qualunque
buffone possa approfittare della facile audience fornita da internet
per diffondere cose del tutto prive di fondamento, e senza essere
contraddetto.
Ho sempre sostenuto che se Laureti (e altri in altri campi) hanno
diritto di esprimere le proprie idee, altrettanto diritto ho io (e
vari altri come me) di dire quello che ne pensiamo.
La reazione l'hai vista, ed e' la prova che la presenza di persone
appena un po' competenti da' terribilmente fastidio.
Piu' di una volta mi sono chiesto "ma chi te lo fa fare?" ma la
risposta la sai: ho ritenuto che faccia parte dei doveri di chi si
trova nella mia posizione di non lasciare campo libero ai ciarlatani.
Sta di fatto che da un po' di tempo Laureti ha smesso di scrivere li
suoi deliri sui NG, e questo e' un risultato.
Ricordo di avergli detto piu' volte che se sperava di stancarmi a
forza d'insulti e di chiacchiere senza senso, avremmo visto chi era
piu' tosto...
--
Elio Fabri
Received on Fri Apr 21 2006 - 21:18:00 CEST