Re: Spiegazione della relatività della simultaneità del Prof. Fabri

From: Wakinian Tanka <wakinian.tanka_at_gmail.com>
Date: Mon, 1 Jul 2019 07:59:16 -0700 (PDT)

Il giorno sabato 29 giugno 2019 19:50:02 UTC+2, ernest..._at_gmail.com ha scritto:
...
> IMHO tutto tratta di quello che gli osservatori percepiscono, chi prima chi dopo,
>
Ma neanche per idea! Ma quale razza di libri-spazzatura hai letto?
>
> il tutto dovuto alla lenteza di c:
>
Falso.
Prima di tutto "c" e' *un numero* ed un numero non puo' e non potra' mai essere "lento o veloce".

O dici "c e' piccolo rispetto a... " oppure dici che "la velocita' della luce e' finita" oppure che "la luce e' lenta rispetto a... " (e questa e' lingua italiana, non fisica...)

Secondo, nessuno dei due postulati della RR si riferisce al fatto che c e' piccolo o che la v. della luce e' finita:
1. Principio di relativita'. Ogni riferimento inerziale e' equivalentenel senso che le leggi fisiche sono le stesse.

2. La massima velocita' di trasmissione di un segnale e' indipendente dal moto della sorgente di tale segnale. (Ci sarebbe parecchio da discutere sul significato piu' profondo di queste due affermazioni ma ci vorrebbero mesi).


Se la luce si propagasse in un mezzo materiale, un etere elettromagnetico, allora la sua velocita' sarebbe riferimento-dipendente e non potrebbe essere la massima velocita' di trasmissione dei segnali perche' per essa non varrebbe il secondo postulato.

Sappiamo invece che una tale velocita' dei segnali che soddisfa il secondo postulato esiste. Il fatto che coincida con la v. della luce e' accidentale, da questo punto di vista, poteva essere qualcos'altro (neutrini, gluoni, ecc).
>
> ma esiste una realtà "priva di osservatori" in cui gli eventi sono simultanei o no?
>


Le due cose sono scollegate tra loro. Tanto per cominciare, un fisico o un vero testo di fisica non parla mai di "osservatori" perche' e' un termine ambiguo: quello che conta e' cio' che viene _misurato_e non cio' che viene "osservato" da qualcuno. Gli esperimenti sono sempre effettuati con _strumenti di misura_ e non con "persone che osservano".
A meno che l'autore o l'insegnante dichiarino fin dal principio che da li in poi con "osservatore" si intende "strumento di misura"!

Gli strumenti (orologi atomici estremamente precisi) hanno _misurato_ l'effetto gemelli, tanto per fare un esempio.


Pertanto NON ESISTE una "realta' in cui la simultaneita' e' assoluta": due eventi, _spazialmente separati_, saranno simultanei IN UNO SPECIFICO riferimento, ma NON saranno simultanei in un altro riferimento inerziale in moto rispetto al primo a velocita' v_0, NE' IN TUTTI GLI ALTRI INFINITI riferimenti inerziali in moto a velocita' v diversa da zero rispetto al primo (e sono oo^3 ! ).

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Wakinian Tanka
Received on Mon Jul 01 2019 - 16:59:16 CEST

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