Patrizio ha scritto:
> Si', ma in ultima analisi, che sia bosone o fermione dipende a sua
> volta dallo spin (0; 1/2), o non e' cosi' semplice?
> Certo, ci sono anche gli elettroni, ma allo stato fond. essi sono
> accoppiati, per cui nel fen. in esame non dovrebbero fare alcuna
> differenza.
Gli elettroni non hanno importanza perche' sono sempre due.
Sul carattere bosonico o fermionico influisce non tanto lo spin,
quanto il fatto che sia intero o semintero.
> Poi, mi sembra di aver letto che la superfluidita' in He-3 dipenda da
> un qualche meccanismo di accoppiamento (ma non sono sicuro di aver
> capito bene) di quegli atomi, ora non saprei dir meglio, simile forse
> al meccanismo delle coppie di Cooper nella superconduttivita': il
> tutto in tono molto dubitativo, non ritrovo l'appunto sul dove
> l'avessi letto (ammesso che me lo sia appuntato).
Non ne so quasi niente, ma e' plausibile quello che dici.
Ma resta il fatto che conta non il valore dello spin (se fosse 1
invece di 0 non cambierebbe niente): conta solo se sia intero o
semintero.
> In sostanza, ho voluto citare due esempi: nel primo (He-3/He-4), una
> diff. di comportamento massimamente riconducibile a una diff. di spin
> (e forse in minima parte a diff. di massa); nel secondo, una diff. di
> comportamento interamente riconducibile a una diff. di massa, dato che
> lo spin e' identico (1/2) per H e T.
OK
> Sul 'maggiore', non ho idea; la diversita' di spaziatura dei vibraz.
> la intuivo, ma direi anche dei rotazionali perche', se ricordo bene,
> dipende (anche) dal mom. di inerzia che, a sua volta, dipendera' dalla
> massa ridotta.
Verissimo: mom. d'inerzia doppio, distanza dei livelli meta'.
Per le vibrazioni, puoi vederla cosi'.
In appross. Born-Oppenheimer il comortamento degli elettroni e' lo
stesso nei due casi a parita' di distanza dei nuclei; quindi il
potenziale efficace in cui si muovono i nuclei e' lo stesso.
A parita' di potenziale, quindi di forza, ma con massa ridotta piu'
grande, il sistema di deutoni oscilla a frequenza piu' bassa, quindi
ha livelli piu' vicini.
Mi aspetto un fattore circa sqrt(2).
> Mi resta una curiosita': sapere, se possibile, in che senso va il
> potenziale di ionizzazione. Mi spiego, la piccolissima diff. in piu'
> in D vs H che avevo citato nel post prec., ad essere un po' scettici,
> non potrebbe essere il risultato di un errore sperimentale?
> Non mi rendo conto di quanto sia facile/difficile dedurre dall'eq.
> di Schr. almeno la direzione di tali pot. all'aumento di m rid.:
> dovrebbero crescere o diminuire? A naso direi la prima.
Sorry: su questo non mi sento di pronunciarmi...
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Elio Fabri
Received on Tue Apr 04 2006 - 20:38:55 CEST