Re: Buchi neri e informazione

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Wed, 22 Mar 2006 12:49:43 GMT

                    Il 22 Mar 2006, 01:02, gianmarco100_at_inwind.it (Tetis) ha scritto:
> Il 21 Mar 2006, 18:07, fabry834eNSPNSPNSPNSP_at_libero.it (Danko) ha scritto:

> > Parecchi autori hanno dibattuto su questo argomento. A me sembra che nel
> > 2004 lo stesso Hawking abbia annunciato di aver trovato una soluzione al
> suo
> > stesso problema.

Nota, se hai seguito la divulgazione da parte di Hawking, che
in passato parlava anche di un altro fenomeno di perdita dell'informazione,
e' quello legato al fenomeno di espansione dell'universo. In altre parole
l'eventualita' che da qualche parte nello spazio tempo possano avvenire
dei fenomeni di cui non saremo mai a conoscenza diretta. E' un argomento
che regge a livello di matrice densita', ma non a livello di correlazioni.
Probabile che non avremo mai le informazioni necessarie
per estrarre informazioni dai fenomeni di correlazione,
falso che manchino correlazioni. Hawking ha pensato per qualche tempo
che potesse esser necessario dare un ruolo intrinseco, nella teoria,
alla matrice densita', ed a precise ipotesi di ensemble, mentre Penrose
ha insistentemente sostenuto la tesi che la matrice densita' e gli
ensemble fossero grandezze derivate dalla dinamica, in buona e
nutrita compagnia di tutti i seguaci della teoria delle stringhe, ma con
il punto di vista che la teoria corretta, pur senza dover essere
necessariamente
una teoria di stringa, dovesse salvaguardare il carattere
unitario dell'operatore di evoluzione temporale. Esiste anche un noto
argomento di Prigogine che riguarda l'irreversibilita'. Questo e'
esattamente l'argomento che l'ipotesi di carattere anti-de-Sitter
polverizza, trasformando il supporto dell'analisi armonica in un
supporto compatto. Quello che faceva notare Valter qualche tempo
fa e ripreso da Dario Russo in questi giorni, e quello di cui discute
anche Elio Fabri nelle sue note sulla cosmologia e' che le prime
letture delle misure di Boomerang andavano nella direzione di
una soluzione cosmologica piatta.

Fin qua mi sembrava di avere, non dico capito, ma seguito un
pochino. Quando Hawking parla di struttura anti-de-Sitter parla
della struttura di quella singolarita' primordiale che lui postula
stare al bordo dello spazio tempo. Quello su cui mi confondo
abbastanza e vi chiedo aiuto e' l'interpretazione cosmologica
di questa simmetria, ammesso che ce ne sia una.

In particolare io avevo capito
che quando, in teoria delle stringhe, o in teoria euclidea dello
spazio-tempo si parla di AdS si parla in verita'
di 5 (3+2) dimensioni, e di curvatura costante cioe' si parla del
fatto che c'e' un gruppo di spin Sp(3,2). Come c'entra, se c'entra,
questa cosa qua con la cosmologia?

In particolare il nome di De Sitter e' tradizionalmente associato
con un preciso modello cosmologico e quindi con l'evoluzione
del parametro di scala del modello di Robertson
Walker. Ma qui si tratta mascheratamente della stessa
cosa, cioe' questo bordo anti-de Sitter implica universo chiuso,
oppure non c'e' proprio nessuna relazione?

> > C'� qualcuno che sappia qualcosa di questa soluzione o che conosca dei
> > lavori in cui se ne parla? Magari dello stesso Hawking?
> >
> > Grazie
> >
> > Danko
> >
> >
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Received on Wed Mar 22 2006 - 13:49:43 CET

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