Re: Il relativismo dell'entropia

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it>
Date: Thu, 09 Mar 2006 00:49:11 +0100

Aleph wrote:
...
> Se fossimo in grado di accedere direttamente ai microstati di un sistema
> macroscopico, cosa ovviamente impossibile,

Fattibile senza problemi in qualsiasi simulazione numerica...

e verificassimo la sussistenza
> a un dato istante t di un microstato del tipo "tutte le particelle nella
> prima met� del recipiente" questo sarebbe oggettivamente uno stato di non
> equilibrio macroscopico del sistema,


Neanche per idea. Lo stato di equilibrio macroscopico della
termodinamica classica non ha fluttuazioni. O meglio, corrisponde ad una
media temporale a cui ciascuna fluttuazione contribuisce con il suo peso
statistico.

  ...
> E' d'altra parte ovvio che essendo un gas in un recipiente un sistema
> macroscopico costituito da un numero grandissimo di molecole la
> probabilit� che il microstato del tipo "tutte le particelle nella prima
> met� del recipiente" si possa produrre per via di una fluttuazione
> spontanea del sistema � del tutto trascurabile e quindi di converso
> potremo dedurne quasi con assoluta certezza che la storia del sistema
> prima di t sia stata caratterizzata dalla presenza di stati macroscopici
> di non equilibrio.

E dove metti il confine tra equilibrio e non, secondo il tuo punto di
vista ? Se invece di trovarle tutte in un meta' lo squilibrio e' del
10%? O dell' 1% Come cambia l' "assoluta" certezza ?

Il punto di vista statistico costringe ad abbandonare l' idea che ci
sia una caratterizzazione intrinseca basata sulla configurazione
microscopica degli stati di non equilibrio. Questi non sono
caratterizzati da configurazioni qualitativamente diverse ma solo da un
diverso peso (ed evoluzione temporale) delle stesse.

Giorgio
Received on Thu Mar 09 2006 - 00:49:11 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Feb 05 2025 - 04:23:23 CET