Re: Ma la ricerca dov'è?!

From: <remove_s>
Date: Wed, 08 Mar 2006 19:08:24 +0100

Penso tu sia un po' troppo drastico, evidentemente hai avuto esperienze
scolastiche molto negative... spero non sia la media italiana e, da
parte mia, ti proporrei la mia esperienza.
Liceo scientifico (pubblico), solo pochi professori non erano
all'altezza. Sar� che avevo scelto una classe sperimentale e che quindi
aveva attratto i prof migliori... potrebbe essere. All'universit� ho
avuto alcuni professori indimenticabili, altri molto buoni, un gruppo a
cui son rimasto indifferente e forse solo uno o due (fra titolari o
meno) che non mi hanno offerto praticamente niente piu' che un libro.
Anche qui, universit� pubblica, ma era fisica a Genova e forse, anche in
questo caso, sar� stato fortunato. Spero che la situazione italiana, sia
qualcosa nel mezzo... fra la tua e la mia esperienza...



> Al liceo ero circondato da professori che a malapena conoscevano a
> memoria la loro lezioncina - frequentavo lo scientifico -;
> all'universit�, poi, era uno uno spettacolo indecente: professori che
> arrivavano tardi a lezione, aprivano il testo, scopiazzavano delle
> formule, spiegavano veloci, e sparivano, studenti che non studiavano, e
> che cercavano di raccomandarsi per un posto da !ricercatore!, e c'era
> anche chi ci diceva 'Che studiate a fare Chimica?! Tanto non c'�
> mercato, qui in Italia!'...
> Ho lasciato l'universit� dopo soli sei mesi a causa della depressione,
> quella depressione che beh, non si augura nemmeno al peggior nemico, e
> quando ne sono uscito avevo gi� perso troppo tempo.

Ho speso l'intero secondo anno di universit� col magone, una depressione
infinita perch� non riuscivo a stare al passo... alla fine si sta male
ogni volta che la situazione che si affronta non e' affatto all'altezza
delle aspettative. Ho lottato contro me stesso e qualche difetto
organizzativo/didattico dell'iuniversit� ed alla fine eccomi qua...

Probabilmente nel tuo caso, sarebbe forse stato meglio cambiare facolt�,
o andare in un'altra citt� con un'universit� migliore, o sopportare il
basso profilo dei professori che hai eventualmente incontrato durante il
primo semestre nell'attesa e speranza che poi sarebbero arrivati quelli
migliori. Questo in teoria, mentre in pratica hai fatto probabilmente il
possibile...

>Ora sento che lo
> stato investe meno dell'1% del PIL in ricerca, che c'� chi vuole
> reintrodurre il creazionismo a scuola, a discapito dell'evoluzionismo,
> e vedo queste laure brevi che non servono, secondo me, assolutamente ad
> una mazza!


Stai mescolando parecchie cose. Riguardo il creazionismo sei fuori
strada. Il problema � squisitamente politico ed � lontano (per ora) da
affligere il sistema educativo in Italia ed altrove. Ma, come ho
accennato in un altro thread, � giusto essere preoccupati e vigili al
riguardo, per evitare che il futuro sia diverso. Su questo sono piu'
preoccupato...

Che si investa poco in ricerca � una verit�. Sfortunatamente anche altri
stati europei stanno tagliando fondi anzich� aumentarli... perlomeno
parlo della Germania che conosco bene. NOndimeno noi siamo indietro.
L'unica consolazione, rilevante considerando che hai postato su .fisica,
� che con i pochi soldi che abbiamo facciamo i miracoli in Italia...
l'INFN e' fra le piu' produttive istituzioni al mondo (4a in termini di
pubblicazioni) e compete con l'MIT... per non parlare dei successi che
abbiamo in campo aerespaziale...

Le lauree brevi... questo e' un problema europeo mi pare.... tutti
stanno semplificando ed adottando un modello anglosassone. Oggigiorno
vedi in giro dottorandi che sono usciti dalle univ. a poco piu' di 20
anni, che ne sanno quanto io ne sapevo prima di iniziare la tesi di
laurea... Sarebbe un bene contrastare questo andazzo... Tutti dovrebbero
avere il diritto di studiare, ma non tutti debbono necessariamente
ottenere la laurea... il dottorato... e cos� via...


> E si che vorrei vivere in un paese dove, al contrario, la Scienza fosse
> al primo posto tra le materie di studio, dove la figura del ricercatore
> fosse di gran lunga pi� affascinante di quella del calciatore e fosse
> anche ben pagata, dove ecco...dire che si studia fisica non lasciasse
> l'altro con lo lo sguardo stupefatto in faccia.

Questo non � un problema italiano. E' ovunque pi� o meno lo stesso. Se
soprattutto consideri gli anni di studio non pagati (o sottopagati) dopo
i quali si arriva ad essere ricercatori, gli stipendi non eguagliano non
solo i calciatori, ma nemmeno operai specializzati che guadagnano da
quando magari hanno 16-18 anni... questo mi pare vero ovunque in Europa.
Ed ho fatto il riferimento agli operai con tutto il rispetto che ho
della categoria... facendone mio padre parte. Quando gli dissi quanto
era la mia busta paga da dottorando (in germania)... mi ha quasi
insultato e mi ha chiesto come era possibile che lui prendesse di piu'
dopo tutti gli anni di studio (pagati da lui! :) ).



> Ma � solo un sogno. Solo un desiderio che non si avverer� mai. Ora
> siamo solo un popolo da IPTV. E DTT.
>
> Ma ce lo meritiamo davvero? O qualcuno, forse, ci sta segretamente
> ammazzando il futuro?!

Quindi e' vero dovrebbero esservi piu' invetimenti per la ricerca in
Italia. E questo potrebbe anche in parte giovare all'insegmanento nelle
universita'. Infatti, se ci sono pochi soldi ed uno deve lottare per
diventare professore tanto per avere una posizione stabile e ben
retribuita, l'insegnamento non e' il fine (il modo mettere in pratica
una propria vocazione), ma solo un mezzo di sopravvivenza.

Con piu' soldi in circolazioni uno si accorgerebbe di meno anche delle
raccomandazioni. Al momento se ci sono 10 posti e 8 raccomandati, c'e'
posto solo per 2 non raccomandati e devi solo sperare che fra quegli
otto ci siano anche persone brave (e spesso capita pure). Se pero' ci
fossero 100 posti ed 8 raccomandati... e che importa... ci sarebbero
abbastanza posizioni :)))))

La raccomandazione � un vizio (o un metodo) molto piu' internazionale di
quello che pensi.

Vivo da 4 anni all'estero e mi son reso conto che noi italiani abbiamo
il brutto vizio di sparlare troppo di noi stessi. Qui in germania ho per
magia ritrovato le stesse code dal dottore, gli stessi ritardi dei
treni, la stessa burocrazia (che pero' qui non si risolve offrendo un
caff� ad un amico nell'amministrazione! ;P ), le stesse tasse alte!!! ah
dimenticavo... le stesse raccomandazioni :)

Ma un po' piu' di soldi per fare ricerca si'... anche se le cose si
stanno mettendo male.

Speriamo che fra tagli e privatizzazioni qualche politico abbia la
volont� di garantirci pensioni e sanit� pubblica per il futuro... e che
abbia anche il tempo per ricordarsi di finanziare la ricerca in maniera
adeguata.

Saluti

Alessandro
Received on Wed Mar 08 2006 - 19:08:24 CET

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