"Giorgio Pastore" <pastgio_at_univ.trieste.it> wrote in message
news:dupfg2$99p$1_at_news.cineca.it...
> Aleph wrote:
> > Una domanda per concludere (che poi � la styessa che mi hai rivolto tu
> > poco sopra in riferimento ai microstati di un sistema): "Come determini
(e
> > sulla base di quale definizione precisa) lo stato di non-equilibrio di
un
> > sistema termodinamico macroscopico?
>
> Semplice: guardo alla variazione nel tempo delle quantita' fisiche
> *macroscopiche*. Se variano nel tempo non sono all' equilibrio. (In
> realta' dovrei anche specificare meglio la scala dei tempi di
> osservazione e, eventualmente andrebbe fatto un discorso sugli equilibri
> metastabili ma questi sono discorsi da approssimazioni successive).
Si' ma io continuo a non capire.
Riprendo l'esempio di meta' particelle in basso a destra e meta' in alto a
sinistra con le quantita' di moto distribuite in maniera maxwelliana. La
celletta l'ho presa in maniera tale da avere una bassissima risoluzione
sulle posizioni e una buona risoluzione sulle quantita' di moto. Poniamo ad
esempio di aver diviso il volume V in due sole cellette. Osservo lo stato
microscopico e ne deduco che la T non varia nel tempo (la distribuzione
delle quantita' di moto si mantiene con buona approssimazione maxwelliana
con media nulla e varianza approssimativamente costante nel tempo), la
densita' non varia nel tempo (con buona approssimazione si mantiene la
densita' costante di meta' palline ogni mezzo volume), il volume si mantiene
costantemente uguale alle due cellette grandi V/2 che risultano occupate, la
pressione (cioe' la forza per unita' di superficie che esercitano le pareti
sulle particelle per mantenerle all'interno del volume V) si mantiene con
buona approssimazione costante nel tempo. Dovrei dedurne che siamo in uno
stato di equilibrio invece sappiamo che cosi' non e', e non lo e' perche' la
densita' non e' uniforme ma la nostra lettura dello stato microscopico non
rende conto di cio' a causa della scelta fatta delle cellette grandi V/2.
Discorso analogo per la pressione, sappiamo che non e' affatto uniforme,
vicino agli angoli effettivamente occupati la pressione e' molto maggiore
che negli altri punti, ma anche questo non ci e' dato saperlo a causa della
scelta fatta per le cellette.
Cioe' il sistema ci sta "dicendo" che abbiamo scelto le cellette troppo poco
risolute per quanto riguarda le posizioni.
> Giorgio
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Thu Mar 09 2006 - 22:33:52 CET