Re: Il relativismo dell'entropia

From: Aleph <no_spam_at_no_spam.com>
Date: Fri, 10 Mar 2006 14:35:10 +0100

Tetis ha scritto:

...
> Spero di contribuire utilmente con alcune osservazioni
> e distinzioni terminologiche:

> a) lo stato termodinamico e' caratterizzato da grandezze
> omogenee quindi come poi sostiene Giorgio non si da'
> nemmeno l'opzione, in termodinamica, all'esistenza di
> stati di non equilibrio. Sono soggetti esterni alla ricerca.

La precisazione mi pare pleonastica: che la termodinamica si occupi
soltanto di sistemi all'equilibrio termodinamico � vero, ma se sappiamo
dalla termodinamica come caratterizzare uno stato di equilibrio, sappiamo
anche, come complemento a tale definizione, come riconoscere uno stato di
non equilibrio.

...
> c) In meccanica statistica lo stato di equilibrio termodinamico
> risulta a posteriori, da un processo di media, in termini pratici,
> ma non esiste uno stato meccanico di un sistema gassoso che
> persita nello stato "ideale" di equilibrio termodinamico.

Lo "stato meccanico" corrispondente allo stato di equilibrio non � 1 bens�
N, con N molto grande; quindi gli stati microscopici dinamici cambiano, ma
lo stato di equilibrio termodinamico ha comunque una notevole "inerzia" e
rimane a lungo tempo macroscopicamente stabile.

> d) L'ipotesi ergodica, complementata con un teorema di
> Fermi garantisce che se un sistema e' ergodico ogni
> configurazione sara' prima o poi approssimata con precisione
> arbitraria.
...

Non � venuto prima il teorema della ricorrenza di Poincare?

> Tuttavia non c'e' garanzia che le grandezze macroscopiche
> osservabili, come la pressione misurata da un barometro in un punto,
> dipendano con continuita' dallo stato meccanico del sistema.
> Diversamente una grandezza come la densita' puntuale ed altre
> grandezze statistiche accessibili computazionalmente dipendono
> con continuita' dallo stato meccanico del sistema, e sugli stati
> meccanici classici di un gas perfetto si ha la topologia dello spazio
> delle fasi che rappresenta il sistema.

Non ho capito cosa vuoi dire.

> f) Diversamente, se scegliamo di descrivere approssimativamente
> lo stato di un sistema mediante i numeri di occupazione di una partizione,
> l'insieme dei numeri di occupazione e' detto distribuzione.
...
> Si assume generalmente che l'insieme di stati distinti (i microstati) che
> corrispondono ad una distribuzione ha un volume che puo' essere
> approssimativamente calcolato.

Da cui si vede come una distribuzione sia un concetto del tutto differente
da quello di microstato (dinamico), ma la confusione terminologica su
questo punto l'ha introdotta Bruno.

> g) La distribuzione per cui questo
> volume e' massimo ed i relativi microstati sono detti, da
> alcuni autori "di equilibrio".

Punto di vista che, come avrai capito, condivido pienamente.

> Risulta infatti che
> questa distribuzione e' un'ottima approssimazione
> della distribuzione che si ottiene effettuando le
> medie temporali.

Ma com'� possibile eseguire "praticamente" (come hai scritto pi� sopra) le
medie temporali?
Le medie sugli ensemble non sono utili (e necessarie) proprio perch� le
medie temporali non sono praticamente effettuabili?

> h) La collezione dei microstati corrispondenti ad una
> distribuzione di equilibrio ha probabilita' ben definita.
> Ed e' ben definita anche al probabilita' di
> ciascuna delle possibili distribuzioni di "non equilibrio".

OK.

Saluti,
Aleph


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Received on Fri Mar 10 2006 - 14:35:10 CET

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