Re: primo principio della termodinamica

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: 17 Feb 2006 10:26:03 -0800

Ciao, ti ho gi� risposto su ism facendoti notare che
il lavoro nei sistemi termodinamici e per trasformazioni quasi-statiche
� un funzionale che prende curve nello spazio degli stati e gli
associa
numeri. Si tratta di un funzionale genuino: non dipende solo dagli
estremi
della curva, ma proprio da tutta la curva: due curve differenti ma con
stati
iniziali e finali uguali producono, in generale, lavori differenti.
Questa � un'evidenza sperimentale, non e' frutto di convenzione.

Il funzionale lavoro � ottenuto integrando una certa forma
differenziale
(non esatta) caratteristica del sistema fisico. Questi oggetti hanno
uno status matematico ben definito ed indipendente dalla termodinamica.

La questione del calore a cui si riferisce il testo che citi � pi�
complessa.
Perch� il calore lo hanno dovuto *definire*, in termodinamica, prima
di poterlo
calcolare (la nozione di lavoro era gi� nota dalla meccanica).
Il testo presenta un po' la storia del concetto di calore. Quello che
tu
chiami differenziale esatto del calore � riferito al calore nella
teoria del
"calorico" (flogisto), precedente alla termodinamica moderna.
Quel "calore" di quella teoria NON � quello della termodinamica
moderna.
La teoria del calorico � stata abbandonata per varie ragioni, citate
anche
nel testo. In particolare il calorico doveva essere un fluido, in senso
proprio
(equazione di continuit� e tutto il resto). Si � visto che questa
descrizione non
era sostenibile sperimentalmente.

Ciao, Valter
Received on Fri Feb 17 2006 - 19:26:03 CET

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