_mark ha scritto:
...
> Ma perch� ad esempio il lavoro essendo una funzione non puo' essere scritto
> come differenziale esatto ? Cio� creare una termodinamica nella quale anche
> il lavoro e calore siano funzioni di stato ? il lavoro e il calore sono pur
> sempre funzioni e matematicametne puo' esseren scritto un differenziale
> esatto.
Il fatto che calore e lavoro dipendano dal percorso dell'integrale di
linea, e quindi non siano funzioni di stato, non � una questione di
definizioni ma un dato di fatto, verificabile fissando due punti arbitrari
nel piano di Clapeyron e calcolando il calore e il lavoro scambiati lungo
differenti trasformazioni termodinamiche che li connettano.
...
> c'e' il differenziale esatto del calore (mai visto in vitia mia) in un
> sistema termodinamico ed � dQ = (*Q/*V) p dV + (*Q/*p) V dp
S�, ma � sbagliato! E l'articolo spiega pure il perch� (osservazione sui
calori specifici dei gas perfetti che altrimenti non sarebbero costanti).
> A questo punto qualcuno mi puo' spiegare perch� si � scelta la strada del
> primo principio dal punto di vista dei differenziale non esatti ? per
> motivi purametne pratici o c'e' altro ?
Per la necessit� di elaborare una teoria la cui formulazione matematica
sia congruente con la realt� fisica.
Saluti,
Aleph
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Received on Fri Feb 17 2006 - 15:55:07 CET