Re: Lo Slittino e Galileo Galilei

From: Call Me Ishmael <callmeishmael_at_tiscali.it>
Date: Wed, 15 Feb 2006 12:08:44 +0100

In data 15 Feb 2006 01:43:05 -0800, Valter Moretti ha scritto: (wrote:)


> Non ho capito bene cosa sostieni. Prendi due mattoni di
> massa diversa, ma identica forma e con superficie di contatto
> con il pavimento della stessa natura. A parit� di velocit� iniziale,
> siamo d'accordo che si fermeranno dopo la stessa distanza, se li
> lanci su un pavimento duro?

Si, si fermeranno dopo la stessa distanza, trascurando gli attriti
dell'aria, che non dipendono dalla massa, al contrario di quelli radenti.
Per� io credo che la questione stia in quel "a parit� di velocit�
iniziale".
Se i corpi hanno la stessa velocit� iniziale, le energie cinetiche iniziali
saranno diverse, quindi ci vuole una e.c. maggiore per un mattone di massa
maggiore, affinch� percorra la stessa distanza. Ritornando all'esempio
dello slittino, l'atleta pi� "pesante" dovr� "faticare" di pi� per portarsi
a quella velocit� iniziale. Credo che il senso fosse quello.

Comunque, ho la sensaziione che le applicazioni delle leggi di attrito
siano molto pi� complesse rispetto alle semplici leggi di proporzionalit�
che si studiano nei corsi base.
Ad esempio, le formule dicono che il valore della forza di attrito non
dipende dall'area di contatto, cio� se il mattone lo corichi su un lato
largo o su uno stretto non cambia nulla.
Eppure tutti vediamo che nelle automobili la larghezza del pneumatico �
importante, ai fini della tenuta di strada! Il caso dello slittino poi sar�
complicato dal fatto che si crea una fase liquida tra lama e ghiaccio, ed a
quel punto mi arrendo :-)
Received on Wed Feb 15 2006 - 12:08:44 CET

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