Re: Il tempo quantistico.

From: Paolo Avogadro <paolo_avogadro_at_libero.it>
Date: Sun, 05 Feb 2006 11:45:25 GMT

Ciao

> Tu avevi scritto
> > il principio di indeterminazione e' pero' piu' forte in quanto vale
> > anche per ogni singola osservazione senza dover fare statistiche su
> > molti esperimenti.
> Pero' secondo me continui a fraintendere il teorema, anche se ho
> cercato di spiegartene il significato.
> Il teorema *non parla* di probabilita'.
> Quanto scrivi DA, usi solo un'abbreviazione per <A^2> - <A>^2.

Ammetto di continuare a non capire questo punto, se prendo il solo
teorema senza interpretazione non dice nulla dal punto di vista fisico.
  DA=< psi|(A-<A>)^2 psi> e io continuo a considerare questo oggetto un
valor medio. Per l'interpretazione che conosco della MQ, significa che
facendo molte misure dell'osservabile (A-<A>)^2 su stati |psi> identici
otterro' come valor medio il numero DA, e quindi � necessario fare molti
esperimenti ed ottenere delle statistiche.

> Per interpretare questo in termini di probabiilta', come ho gia'
> detto, occorre il postulato interpretativo che lega prodotti scalari a
> prob. ecc.

E' vero ma mi pare necessaria l'interpretazione fisica per correlare la
teoria e gli esperimenti. In questo caso si ha un teorema matematico e
uno sperimentatore deve dare un significato a quanto dice il teorema.
Probabilmente mi sfugge qualcosa in questo punto. Mi potresti spiegare
cosa dice il teorema dal punto di vista sperimentale?

> Un'osservazione "contemporanea" di due osservabili che non commutano e'
> semplicemente impossibile.
> Spiegami per es come faresti una tale osservazione per Lx, Ly.

Con Lx e Ly non saprei, ma se prendo x e px posso provare.
Se faccio un'osservazione di px utilizzo uno stumento che ha un volume
finito nello spazio. A questo punto, osservato px, posso dire che ho
localizzato la particella al momento dell'osservazione all'interno dello
strumento di misura (ovviamente la misura � affetta da errore) e quindi
ho una conoscenza sulla sua posizione. Le due osservazioni sono
contemporanee (sempre considerando che per fare una misura serve un
certo tempo).

>
> > Per calcolare un valore medio ( qual'e' <[A,B]> ) non e' forse
> > necessario fare un numero elevato di misurazioni?
> Solito errore.
> Il significato di <[A,B]> *non e'* "valor medio".
> Se lavori in rappr. di Schroedinger sara' un certo integrale. Punto e
> basta.

Puoi spiegarmi meglio questa frase, a quanto ne so io <[A,B]> (che �
un'abbreviazione di <psi|[A,B]psi> ) � il valor medio del commutatore.
A questo riguardo mi riferisco al Caldirola pag.495 formula 2.33.

Ciao
   Paolo
Received on Sun Feb 05 2006 - 12:45:25 CET

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