paolo.avogadro_at_gmail.com ha scritto:
> il teorema a cui mi riferisco io dice che dato uno stato e 2
> osservabili A, B allora
> DA*DB >= 0.5 * |<[A,B]>|
> E appunto parla di distribuzioni di probabilita' ergo non dice nulla
> sul singolo esperimento (peraltro non ho scritto la frase virgolettata
> "il teorema si applica alla singola misura" ) o sbaglio?
Hai ragione: ho citato male.
Tu avevi scritto
> il principio di indeterminazione e' pero' piu' forte in quanto vale
> anche per ogni singola osservazione senza dover fare statistiche su
> molti esperimenti.
Pero' secondo me continui a fraintendere il teorema, anche se ho
cercato di spiegartene il significato.
Il teorema *non parla* di probabilita'.
Quanto scrivi DA, usi solo un'abbreviazione per <A^2> - <A>^2.
Per interpretare questo in termini di probabiilta', come ho gia'
detto, occorre il postulato interpretativo che lega prodotti scalari a
prob. ecc.
> Dal teorema di cui sopra viene forse qualche limite nel fare
> un'unica osservazione contemporanea di A e B con un errore su
> entrambe le osservabili piccolo a piacere?
Un'osservazione "contemporanea" di due osservabili che non commutano e'
semplicemente impossibile.
Spiegami per es come faresti una tale osservazione per Lx, Ly.
> Per calcolare un valore medio ( qual'e' <[A,B]> ) non e' forse
> necessario fare un numero elevato di misurazioni?
Solito errore.
Il significato di <[A,B]> *non e'* "valor medio".
Se lavori in rappr. di Schroedinger sara' un certo integrale. Punto e
basta.
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Elio Fabri
Received on Sat Feb 04 2006 - 20:23:08 CET