Re: newton3

From: riccardo <rmaffei_at_aliceposta.it>
Date: Mon, 23 Jan 2006 12:25:53 +0100

"Valter Moretti" <vmoretti2_at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:1137868772.100525.279290_at_g43g2000cwa.googlegroups.com...
> Tutto qui. Si potrebbe ancora dire che la forma forte discende
> dall'invarianza galileiana (includendo l'isotropia dello spazio
> in essa) quando i due punti hanno velocit� relativa nulla, ma
> non conviene, a mio parere, farla tanto lunga.

Prima di tutto Ti ringrazio per la risposta.

Vorrei aggiungere una cosa.
Consideriamo solo due particelle interagenti in un riferimento inerziale.
Se faccio l'ipotesi che il momento meccanico totale sia nullo per qualsiasi
polo scelto
allora ne viene che le forze sono dirette lungo la congiungente dei punti.
Ovviamente � equivalente all'ipotesi (r2-r1) /\ F2 =0.
Quindi non cambia nulla in sostanza.

Tuttavia sono curioso di sapere perch� forma la forma forte discende
dall'invarianza galileiana .
Qualche indirizzo per saperne di pi�??

Ancora una domanda.
La definizione di massa data correntemente � il rapporto di accelerazioni di
due punti
materiali interagenti.
Ossia detta a2 l'accelerazione del punto (2) e a1 l'accelerazione del punto
(1) si ha
a2=-Ca1 con C costante positiva.

Tale relazione non vale pi� in un riferimento non inerziale.
In altre parole la massa (cos� come � definita) dipende dal riferimento e in
modo assai complicato.

Se il riferimento in moto � in moto traslatorio allora detta a'1
l'accelerazione di (1) vista dal riferimento in moto e
a'2 l'accelerazione di (2) vista dal riferimento in moto la relazione
diventa
a'2+a=-C(a'1+a)
dove a � l'accelerazione del riferimento in moto.

Questa dipendenza di massa dal riferimento non crea problemi?

Ti ringrazio anticipatamente.
Riccardo
Received on Mon Jan 23 2006 - 12:25:53 CET

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