Francesco Fua ha scritto:
> Salve a tutta la community: questo � il mio quesito inaugurale, anche
> piuttosto "terra terra".
Sempre benvenuti i nuovi arrivi.
Il tuo quesito poi non e' per niente "terra terra", come vedrai :-)
> Tra magnetismo ed elettricit� vi sono parecchie analogie ed � noto, ci
> sono forti legami ed � noto.. Ma esattamente.. da cosa � dato il
> magnetismo di un corpo? Ok, un circuito chiuso percorso da corrente si
> comporta come un bipolo magnetico.. ma i magneti cosa sono? i
> magnetini che si hanno sui frigoriferi dubito fortemente siano
> minicircuiti percorsi da corrente ^^'.. La domanda � dunque questa: da
> cosa � data la propriet� magnetica di un corpo naturalmente
> predisposto a ci�?
Piccola pignoleria terminologica: "dipolo", non "bipolo".
Avete capito? Ci chiede di spiegare il magnetismo, e lo chiama un
quesito "terra terra" :-))
Un problema che ha fatto soffrire generazioni di fisici, diciamo
grosso modo da 4 secoli, e che ha avuto una spiegazione soddisfacente
da pochi decenni...
L'idea delle correnti elementari fu formulata da Ampere quasi due
secoli fa, e anche se in parte e' valida tuttora, non e' sufficiente.
Vedi fra poco.
Roberto Rosoni ha scritto:
> Ciao. Ti do una risposta altrettanto terra-terra. Altri se vorranno
> saranno ben pi� rigorosi.
Non dire che sia questione di rigore...
Hai fatto bene a buttar giu' un primo approccio, ma ci sono alcune
carenze che vanno aggiustate.
> E invece lo sono. Il flusso di corrente � rappresentato dagli
> elettroni negli orbitali intorno ai nuclei degli atomi che compongono
> il materiale.
Primo punto. Hai dimenticato (o trascurato?) il fatto che esiste
un'altra causa di momento magnetico: quello proprio dei singoli
elettroni, a prescindere dal loro moto.
Ci sono casi in cui il momento magnetico viene solo dagli spin
elettronici.
> In un materiale "normale" i microscopici flussi magnetici di ciascun
> atomo sono disposti casualmente per cui tendono ad annullarsi
> reciprocamente: all'esterno quindi hai un campo magnetico nullo.
>
> In un materiale magnetizzato la disposizione � meno casuale e quindi i
> contributi di ciascuno si sommano e si forma il campo magnetico
> percepibile esternamente. In realt� � impossibile un allineamento
> totale, ma � sufficiente una certa piccola percentuale di
> allineamento, una tendenza insomma, per formare il campo del magnete.
Tutto questo che dici puo' andar bene per il paramagnetismo, ma e'
chiaro che Francesco pensa al ferromagnetismo, anzi ai magneti
permanenti, che sono da sempre la manifestazione piu' evidente delle
proprieta' magnetiche della materia.
In una sostanza ferromagnetica, anche quando non e' magnetizzata in
modo visibile, esistono regioni (i cosiddetti "domini") in cui tutti
gli atomi contribuiscono alla magnetizzazione nella stessa direzione.
E' solo in media che le magnetizzazioni si cancellano.
Quando si produce un magnete permanente, si orientano _la gran parte_
dei domini (e quindi degli atomi) in modo concorde.
Meno facile spiegare come mai questa situazione possa restare stabile
anche in assenza di campo esterno: che e' proprio cio' che accade nei
magneti permanenti.
Ma qui mi fermo anch'io ;-)
--
Elio Fabri
Received on Fri Jan 13 2006 - 21:12:51 CET