Il 10 Gen 2006, 19:59, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
> Tetis ha scritto:
> > No, a parte gli scherzi ho appena
> > finito di leggere una nota fenomenologica sulla
> > risposta dei tessuti organici alla luce visibile,
> > risulta che in largo range di esperienze, per
> > tempi brevi la luminescenza ha decadimento
> > iperbolico. Non � affascinante?
> Che vuol dire iperbolico? 1/t ?
Bhe, questo e' quello che dicono gli autori, io dubito
pero' che si possa facilmente distinguere un 1/t da
1/(t^(1.05)) anche perche' i parametri poi sono il
tempo iniziale, l'ampiezza, e la scala.
Comunque sia si vede che c'e' una statistica inequivocabilmente
"mnemonica".
> > Io dopo aver letto tutto il libro continuo in effetti ad avere la
> > solit� perplessit� che avevo all'inizio: come faccio a confrontare due
> > colori a luminosit� diverse e stabilire che sono metameri?
> Questo e' uno dei motivi per cui avevo scritto che un fisico si sente
> a disagio con quel libro: perche' la discussione sui limiti di
> validita' dei modelli e' assai scarsa o del tutto mancante.
> Suppongo che dipenda dal fatto che la colorimetria non aspira a molta
> precisione, anche se qua e la' si parla di stranissimi effetti che
> causano errori sistematici, di nuovo senza chiarire quanto e quando
> sono importanti...
Piu' che altro sembra che l'atteggiamento sia quello di un
assaggio per iniziare, ma che senza un'esperienza pratica
non si possano intendere molti dei discorsi fatti. Ora questo
generalmente non succede con libri scritti per indagare
fenomeni semplici, piu' spesso succede leggendo libri
sull'evoluzione naturale o sull'archeologia, cioe' ambiti in
cui non esiste un modello campione di riferimento. Quindi
suppongo dipenda in questo caso dalla componente
di soggettivismo che a lungo si e' distinta a fatica dalla
componente oggettiva, in un campo in cui l'esperienza del
soggetto e' comunque insostituibile.
> > Credo che la scala di sei magnitudini sia di epoca pre-classica.
> Che cosa intendi per "scala di sei magnitudini"? La divisione delle
> stelle in sei categorie di magnituduine?
Si
> Quella mi pare sia di Ipparco.
ma e' stato Ipparco ad inventarla?
Non ne so moltissimo, ma so che
e' comune il fenomeno dell'eclissi dei testi
che non fossero scritti in greco o latino.
Cioe', se un sumero avesse scritto qualcosa
difficilmente sarebbe pervenuto, quindi tradotto,
quindi attribuito, ma e' del tutto plausibile che vari
criteri di classificazione astronomica abbiano origine
nella mezzaluna.
> > A tal proposito ti confesso che mi piacerebbe saperne di pi�: il mio
> > libro di riferimento per la micro elettronica raccontava
> > dell'esistenza delle CCD come supporti di memoria e come memorie
> > ideali in tubi catodici. Siamo nel campo dell'elettronica digitale,
> > dove quello che conta sono le soglie "discrete". Tuttavia non ho idea
> > di quali siano le sensibilit� di questi strumenti, oggi, rispetto a
> > basse illuminazioni e che densit� di pixel raggiungano, quanto � il
> > tempo di refresh n� , quale sia l'efficienza e la scala di
> > fluttuazioni che riescono a risolvere.
> Anch'io ne so molto poco, perche' ormai non seguo piu' l'attivita' in
> questi campi, che tra l'altro cambiano rapidamente.
> Posso dire che i pixel sono di qualche micron (non mi azzardo a dire
> quanti: meno di 10...) e si fabbricano CCD di 4096x4096.
Ho sfogliato un catalogo di componentistica, alla voce sensori
vengono descritti chip integrati con sistemi composti CCD +
foto-diodi e moltiplicatori per le intensita' piu' basse. Nonche',
misuratori di colori. Mentre so che le macchine digitali usano un
disco con tre filtri cromatici, questo sistema usa un chip con tre
tipi di fotodiodi. Poi esistono sistemi con filtri cromatici regolabili
a cristalli liquidi. Insomma... Al galoppo. Basta che pensi qualcosa
ed e' stato fatto, bell'emozione, ma un poco frustrante.
> Sui tempi non so dire; sul rumore dovrei sapere qualcosa (e' quello che
> limita la sensibilita'), ma al momento la memoria mi tradisce.
> Se riesco a ripescare l'articolo dove si descriveva la scoperta di un
> oggetto a z=10, da li' qualcosa si tira fuori.
>
> Pero' non posso farlo subito, perche' in questi giorni sto cambiando
> stanza e quindi le mie carte sono imballate e il computer fuori
> servizio :-(
No panic, spero sia una stanza piu' bella.
> --
> Elio Fabri
>
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Received on Tue Jan 10 2006 - 21:33:15 CET