Il 11 Gen 2006, 23:54, sakurai <sakurai_at_aliceNOCAPITOLS.it> ha scritto:
> Tetis wrote:
> > [snip]
>
> Grazie infinite! Quello che hai scritto mi ha chiarito molto le idee.
Ben lieto di ricevere queste grazie.
> Temo pero' di non poterlo commentare, devo studiare ancora molto per
> poter parlare allo stesso livello.
Non si smette mai di studiare ed imparare, se ti puo' far piacere sappi
che i problemi e le domande che ho io con questi argomenti sono
sempre tantissime ed articolate e le risposte che vengono dai libri
ed articoli spesso sono di lucidita' invidiabile mista a "voli" di
inafferrabile
ingegno. A volte tutto questo forse nasconde delle difficolta' non ancora
focalizzate, ma questo e' il sugo del futuro.
> Per adesso, pero', mi basta considerare un dielettrico lineare ed
> omogeneo. Discuterne mi ha aiutato moltissimo ad inquadrare il problema,
> vedere cosa c'e' "oltre" e' stimolante.
Tieni presente che l'ipotesi di omogeneita', ed il modo in cui si applica
la linearita' e' quanto di piu' difficile abbia trovato da digerire al tempo
che studiavo, ed ancora oggi che ho capito che si parla di scale su cui
vale questa approssimazione e di medie, sono sempre a chiedermi
come fanno questi discorsi in cui si perde ogni traccia della struttura
atomica e quantistica a darci tante buone informazioni. A tal proposito
un tracciato di lettura sul Jackson puo' essere questo: capitolo 6.7
per il passaggio da microscopico a macroscopico. I capitolo 7.10 e
7.11 sono invece fondamentali per le questioni relative al misterioso
nesso fra frequenze dei modi longitudinali e frequenze dei modi
trasversali (la dizione longitudinale e trasversale si riferisce alla
approssimazione elettrostatica e non corrisponde del tutto a verita').
In questi due paragrafi trovi pure discusso il motivo per il quale
una velocita' di fase delle onde stazionarie maggiore della velocita'
della luce non e' in contrasto con la causalita'. Il motivo e' profondamente
connesso con la relazione di Lyddane-Sachs-Teller. Che sulla base
degli argomenti riportati da Jackson in questi due paragrafi, ed in
accordo a quanto dice Ashcroft, (che accenna appena alla natura
del tutto generale del nesso dovuto alla struttura analitica della
funzione dielettrica), e' stata generalizzata a situazioni diverse dalle
frequenze che limitano la zona di assorbimento.
> Grazie ancora,
> sakurai.
> --
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>
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Received on Thu Jan 12 2006 - 13:10:37 CET