Re: problema

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Sat, 07 Jan 2006 15:05:58 GMT

                    Il 02 Gen 2006, 18:19, "Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> ha scritto:
> "Attilio S. Messiaen" <linus_vanpelt68NOSPAM_at_hotmail.com> wrote in message
> news:cdfe803a4m05$.sl77azd9x54s.dlg_at_40tude.net...

> "He [Einsten] points out that to set up a rigidly rotating disk one would
> have to first melt a disk at rest, then set the molten disk into rotation
> and solidify it while rotating. He admits that there are not really any
> completely rigid bodies, since if there were one could signal with
> superluminal velocities; but he maintains that the use made of rigid
bodies
> in his argument seems justified.[...]"
>
> Io proprio non riesco ad immaginare come si possa associare a un disco
fuso,
> per farlo poi condensare una volta messo in rotazione, il concetto di
"disco
> *rigido* in rotazione".

....Si potrebbe pensare ad una definizione di rigidit� in
termini di assenza di tensione interna. In tal caso
allo scopo di ottenere un tale oggetto occorrerebbe
ricorrere ad una forza distribuita... Chiaro certamente
che un disco posto gradualmente in rotazione non
potrebbe rimanere in uno stato atensionale in alcuna
direzione... tuttavia mi sembra che anche in questo modo
la soluzione dei problemi non segua in modo immediato
dalla procedura suggerita nel passo che hai riportato.
Quello che possiamo dire � che per garantire lo stato
di moto dell'oggetto cos� costruito non ci sarebbe alcuna
divergenza nemmeno nelle forze. Tuttavia la densit� risulterebbe
molto problematica nel bordo, per via della divergenza del fattore
gamma, se uno immagina una distribuzione di atomi. La
legge di moto non pu� essere certo estrapolata oltre la
distanza limite. Dal punto di vista cinematico prima ancora
che dal punto di vista di una realizzazione dinamica esistono
le difficolt� note in rapporto al tema della impossibilit� di
sincronizzare in modo coerente questo riferimento. Tuttavia
a me sembra che gran parte di questi problemi siano almeno
in parte indipendenti dal problema posto da Attilio: la velocit�
� una velocit� limite? La risposta � s�. Ma allora perch� non
ci sono problemi con l'energia cinetica? La risposta �: non
ci sono problemi con l'energia cinetica perch� nei pressi del
bordo il fattore gamma va come 1/sqrt(d), che � una grandezza
integrabile bench� divergente.

> A me pare che un corpo si possa a buon diritto definire "rigido" se,
*quale
> che sia la procedura di accelerazione seguita*, il corpo, a regime (cioe'
> una volta "finiti" gli effetti della accelerazione), sara' un buon
> misuratore di lunghezza (ad esempio il suo fattore di contrazione
> longitudinale sara' gamma e quello trasversale sara' 1).

....

> Naturalmente potrebbero esistere delle condizioni sperimentali sotto le
> quali il regime di "fine degli effeti della accelerazione" non si
raggiunge
> mai (ad esempio perche' il corpo e' in rotazione, oppure perche' il corpo
e'
> immerso in un campo gravitazionale), ma in tal caso a me pare che la
> questione andrebbe affrontata nei termini seguenti:
> 1) c'e' un corpo "rigido", cioe' un corpo che sotto accelerezione si
> comporta in questo ... (???) modo;
> 2) c'e' un ente accelerante, cioe' esistono delle interazioni (fra il
corpo
> rigido e l' ente) aventi delle specifiche caratteristiche;
> 3) il comportamento del corpo rigido soggetto alle interazioni suddette
> sara' ... (???).

Vorrei dedicarmi una volta o l'altra a cercare di scrivere il
tensore degli sforzi, il tensore energia impulso ed il tensore
rotazionale di un oggetto del genere di quello proposto da
Einstein, ma temo che, come si nota dalla divergenza in gamma
non mancherebbero i problemi nella struttura globale.
La sensazione � che ci potrebbe essere una specie di
sollecitazione di taglio, irriducibile, nel termine tempo-spazio.
O forse � solo la paura del tuffatore al bordo scoglio? Forse che
mettendosi con calma ogni cosa andrebbe a posto.


> > Ciao,
> > Attilio
>
> Ciao.
> --
> Bruno Cocciaro
> --- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
> --- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
> --- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
>
          

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Sat Jan 07 2006 - 16:05:58 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Sun Nov 24 2024 - 05:10:22 CET