Ma e' comunque pensabile che l'evoluzione tecnologica possa
acceleraretalmente da sfuggire alla comprensione umana...
Quello voleva essere solo un esempio, peraltro ammetto forviante... mi
riferivo all'idea proposta dell'autore.
Ribadisco che non concordo con le premesse dell'autore stesso. Non ritengo
nemmeno che quello che l'autore chiama singolarita' sia il futuro certo
della nostra evoluzione. Trovo pero' che l'idea, ripulita di tutta la
fantascienza sia possibile (non mi pronuncio sul probabile).
A livello pratico, ogigiorno benche' lavori quotidianamente con strumenti di
alta tecnologia e abbia le capacita' ti comprenderne le basi
tecnico-scientifice, non posso rimanere al passo con tutte le tecnologie di
cui faccio uso... ma questo e' solo per mancanza del necessario tempo. Cio'
a cui si riferisce nel libro, o che perlomeno ho capito da i brevi passi che
ho letto dell'intervista riportata da rnesto nel thread e qualcosa di
diverso.
Mi riferiscio, mi ripeto, non alla praticabilita' del singolo di comprende
l'evoluzione tecnologica, ma alla non intelligibilit� dell'evoluzione
tecnologica da parte dell'intelletto umano. Ovviamente cio' rimane
fantascienza, ma se invece di parlare di previsioni a 30 anni si parlasse di
previsioni a qualche secolo, questa idea diventa se non probabile perlomeno
plausibile.
Con "In realta' il punto interessante e' che sia possibile il raggiunger non
il
punto in cui alcuni indivudui non comprendano piu' l'evoluzione tecnologica,
ma che l#'intelletto umano non ne abbia piu' le capacita' in genere. Direi
che e' una idea plausibile, forse non cosi' fantascientifica, a cui non
avevo mai pensato." mi riferivo a questo....
Alessandro
Received on Wed Jan 04 2006 - 18:52:11 CET
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