Il 03 Gen 2006, 12:33, Paolo <fpNO_ALLO_SPAMbox_at_tiscali.it> ha scritto:
> LIAM ha scritto:
> > Grazie
> Basta osservare cosa succede in condizioni di attrito fortemente ridotto
> come nel caso di asfalto lastricato di ghiaccio.
E' una situazione diversa da quella senza attrito.
> 1) ad ogni pressione brusca sull'acceleratore corrisponde uno
> slittamento del pneumatico che non si traduce in accelerazione.
Si traduce in accelerazione, ma non come se la ruota fosse in
presa diretta.
> 2) una volta che il veicolo si mette in moto (possibilmente senza spinte
> da dietro, altrimenti ci hanno tamponati) se siamo sopra una lastra di
> ghiaccio ad una velocit� sostenuta, il cambio di direzione per mezzo
> dello sterzo diventa impossibile,
diventa difficile, al punto che i guidatori davvero esperti
affrontano le curve ghiacciate prima sovrasterzando e
poi controsterzando, quello che sfruttano � cos� l'inerzia
di rotazione del veicolo e questo gli permette di sfruttare
l'attrito dinamico fra ruote in rotazione e ghiaccio per
curvare. Appena una settimana fa in TV � andata in
onda la ripresa di una Lancia che faceva una curva in
Trentino, il veicolo � andato di traverso e sembrava
totalmente fuori controllo, ma ha percorso tutto il
tornante stanto al centro della strada. Non so se il
tipo facesse tutto da solo o avesse qualche sistema
speciale di controllo dell'aderenza tipo EPS, ma temo
che per una manovra del genere l'EPS potrebbe
essere d'intralcio, di certo
sembrava una vettura a quattro ruote motrici. Sta di
certo che per fare la curva in quel modo occorre sfruttare
pesantemente e con competenza esatta sterzo, freno
ed acceleratore, nonch� il freno a mano se questo agisce
solo su una coppia di ruote.
> in quanto la forza centtripeta che
> viene fornita dai pneumatici non pu� essere superiore alla forza
> d'attrito statico,
in verit� non � cos�, il modo migliore per fare una curva ghiacciate
� orientare le ruote motrici verso il centro della curva ed
accelerare. Ma non � un consiglio per guidatori comuni,
il solo consiglio valido in generale � andare piano e montare
le catene.
> ma essendo quest'ultimo fortemente ridotto si sa che
> bisogna andare molto piano (la forza centripet� dipende dal quadrato
> della velocit�), anche agire sul freno non serve molto a fermare il
> veicolo perch� la forza d'attrito (dinamico) in questo caso fa si che la
> distanza utile per arrestare il veicolo sia tipicamente maggiore di
> quella disponibile prima di finire contro a qualche altro veicolo,
> albero, marciapiede o qualsiasi altro, definiamolo, vincolo.
Anche in questo caso la gente veramente esperta usa la
retromarcia per frenare. Sconsiglio anche questo a
chiunque non l'abbia imparato a scuola guida da
Riccardo Errani o da qualcuno di livello confrontabile.
> Nel caso limite (fortunatamente impossibile) di attrito zero avremmo un
> sacco di spiacevoli implicazioni nella nostra vita, tra cui anche
> l'impossibilit� di guidare un autovettura.
Esistono dei veicoli per andare su ghiaccio simili ad
aliscafi, come si chiamano? Hovercraft? Il principio di
propulsione � a reazione. Si sfruttano una o pi� eliche e/o
dei motori a reazione veri e propri.
> Ciao.
>
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Received on Tue Jan 03 2006 - 16:47:37 CET