Re: Tempo

From: Al Chi <alaviegas_at_yahoo.com>
Date: Sat, 24 Dec 2005 00:31:02 +0100

Asael ha scritto:

> "Al Chi" <alaviegas_at_yahoo.com> ha scritto nel messaggio
> news:do1ifd$ulr$1_at_news.newsland.it...
> > Asael ha scritto:
> >
> >> Seguendo le mie elucubrazioni, pensavo: il tempo esiste solo in un
> >> complesso
> >> di forze ineraziali,
> >> ed ogni complesso di forze inerziali ha il suo tempo relativo.
> >> Se si abolissero tutte le forze inerziali, il tempo dovrebbe sparire
> >> anch'esso.
> >> Supponendo che si possa osservare l'universo da un "altrove" ( se si
> >> espande, precedendo l'espansione dal di fuori, ossia dal nulla), dove le
> >> forze inerziali sono nulle, si potrebbe vedere contemporaneamente
> >> pres-pass-fut, quindi tenendo presente il principio di indeterminazione
> >> di
> >> Heisemberg, noi vivremmo in un universo determinato in cui ci illudiamo
> >> solamente di avere un
> >> libero arbitrio sulla realt� circostante.
> >> C'� qualche svitato che ha seguito il mio ragionamento?
> >
> > senza parlare di definizioni di universo, ma quello che dice ti fa cadere
> > in una assurdita: osservare l'universo dal nulla? l'universo non si
> > espande IN qualcosa tipo il nulla, cioe, non esiste un "mezzo" che
> > contenga l'universo, questo � tutto quello che ce quindi non potrai mai
> > osservare l'espansione dal di fuori: il nulla non �!

> Benissimo, allora non pu� espandersi, l'universo � infinito e solo la
> materia contenuta in esso si espande?

attenzione: il problema e epistimologico... usiamo la parola espansione
perche e quello che osserviamo e possiamo dedurre dal principio
cosmologico. come ho detto, espansioni vuol dire che le galassie si stanno
allontanando ad una velocita proporzionale alla loro distanza, e basta.
l'universo puo benissimo essere finito, ma la sua finitezza non ha niente
a che vedere con le sue dimensioni fisiche (pensa che gli astrofisici
parlano di 'universo osservabile'...), ma, credo, a certe proprieta:
densita, energia. in termini matematici posso solo darti un esempio
alquanto povero: il limite di una sucessione non e il suo ultimo elemento,
ma un certo x0 tale che la distanza (o norma - che va definita per ogni
insieme a secondo degli scopi...) tra un generico x della sucessioni e x0
sia arbitrariamente piccola...

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Received on Sat Dec 24 2005 - 00:31:02 CET

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