Tetis wrote:
>
> 2) nella definizione di "radiance"
>
>>non si dice in che direzione � preso l'"unit solid angle"
>
>
> Questo perch� IMHO, la definizione che tu hai in
> mente � una restrizione della definizione operativa.
> Questa restrizione ha alle spalle un'argomento matematico
> solido su cui vale la pena di soffermarsi, ma operativamente
> la misura di una radianza da parte di una superficie
> entro un dato angolo solido infinitesimo � ben posta a prescindere
> dall'orientazione relativa fra la superficie ed il raggio. Tu intendi
> per radianza il flusso di energia per unit� di angolo
> solido e per unit� di superficie ortogonale alla direzione
> di propagazione. Questa scelta � comoda nel caso di
> radiazioni isotrope, non � necessaria in generale, ma
> in generale la radianza va definita pensando ad un
> elemento di superficie. O per essere pi� pignoli � un
> concetto che coinvolge due elementi di supeficie in punti
> distinti di uno spazio affine, d'altra parte fissata la direzione
> la dipendenza dall'orientazione degli elementi di superficie
> � solo una propriet� geometrica. E' comodo definire la radianza
> a partire da una distribuzione tensore di rango 3, che
> associa ad un elemento di superficie e un vettore v, il flusso
> di energia per unit� di angolo solido che attraversa
> l'elemento di superficie intorno al versore v/|v| nel
> tempo |v|/c. Nel caso di radiazione isotropa questa
> forma differenziale si pu� esprimere come:
> L v \dot (dr1^dr2) d\omega ed il coefficiente numerico
> L � la tua radianza isotropa. Volendo essere davvero
> pignoli si deve pensare ad una distribuzione che ha
> per argomenti una coppia di punti e due elementi di
> superficie. La radianza dipende solo dalla coppia
> di punti, � costante lungo un raggio, ma non �
> necessariamente simmetrica. Come entrano
> in gioco gli elementi di superficie � un gioco che dipende
> solo dagli angoli fra le direzioni normali ed il vettore relativo
> alla coppia di punti.
Mi sento alquanto ignorante ma non capisco. Quello che penso e che forse
non ha nulla a che fare con quello che dici e' quanto segue:
1) siamo d'accordo che la radianza e' definita come flusso di energia
sotto forma di radiazione per unita' di tempo, entrante/uscente
nella/dalla unita' di superficie, proveniente/uscente entro l'unita' di
angolo solido (come ho gia' scritto, preferirei non parlare di "unita'
di..." ma piuttosto delle forme differenziali R-N, ma... ci capiamo)
2) a meno che non si dia per scontato che il versore che definisce
l'unita' di superficie (versore perpendicolare al piano...) e' lo stesso
che definisce la direzione e il verso attorno al quale costruisco
l'unita' di angolo solido, occorre specificarlo con l'aggiunta
"perpendicolare alla superficie".
Non capisco neppure la questione sull'isotropia: se la radiazione e'
isotropa la radianza non viene neppure utilizzata, tanto vale utilizzare
l'irradianza che e' quella importante per i bilanci energetici.
La radianza si usa proprio nei casi anisotropi ma il "goal" finale e
sempre quello di integrarla nel semispazio e trovare l'irradianza.
> Per quanto riguarda invece
> il colore di un corpo nero sono ancora perplesso. Tu hai
> parlato delle varie nozioni di temperatura, ma non ancora
> del colore.
Volutamente io non ho mai parlato di colore. Ho solo dato una
definizione operativa di temperatura di colore che potrebbe non aver
nulla a che fare con la sensazione visuale del colore.
Daniele Fua'
Uni. Milano-Bicocca
Received on Tue Dec 27 2005 - 19:42:48 CET
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