Re: Il secondo principio

From: Carlo Pierini <pierinic1950_at_gmail.com>
Date: Thu, 8 Aug 2019 10:07:47 -0700 (PDT)

Il giorno giovedì 8 agosto 2019 08:45:03 UTC+2, Carlo Pierini ha scritto:
> Il giorno mercoledì 7 agosto 2019 19:35:03 UTC+2, Wakinian Tanka ha scritto:
> Il giorno mercoledì 7 agosto 2019 14:35:03 UTC+2, Carlo Pierini ha scritto:

> CARLO
> Dammi la definizione di "moto inerziale" e dimmi come lo distingui da un moto non inerziale.

WAKINIAN
........... (non pervenuta, ndr)

CARLO

Visto che non hai aderito al mio invito di spiegare come fai a distinguere un moto inerziale da un moto non-inerziale, commenterò comunque i tuoi due esempi. Dicevamo:


=============> CARLO
> Un moto inerziale è tale in assoluto, non <<in un dato sistema di
> riferimento>>.

> WAKINIAN
Un moto qualsiasi e' tale solo in un preciso sistema di riferimento. Non ha alcun senso lo stesso termine "moto" senza specificare il riferimento.
Esempi.
1) Treno che si muove a velocita' v rispetto alla stazione.

Nel riferimento solidale al treno, un passeggero seduto ha velocita' nulla. Nel riferimento solidale alla stazione, tale passeggero si muove a velocita' v.

CARLO


Certo, ma in entrambi i riferimenti osserviamo un moto inerziale che è tale (inerziale) perché permane nel suo stato di quiete (sdr del treno=velocità nulla) o di moto rettilineo uniforme (sdr della stazione=velocità v). Quindi ribadisco: il moto inerziale di un corpo è tale in assoluto perché non è soggetto ad alcuna forza risultante e quindi permane nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme.

WAKINIAN
2) Navicella spaziale in caduta libera verso la Terra.

Nel riferimento solidale alla navicella, un astronauta all'interno si muove di moto rettilineo uniforme (*rispetto ad essa* quindi). In un riferimento solidale al pianeta Terra, l'astronauta si muove di moto *accelerato* (sta cadendo con accelerazione g).

CARLO

Bravo. Infatti ho detto - e ribadisco - che affinché il moto di un corpo sia inerziale, esso non deve essere soggetto a forze risultanti; mentre l’astronauta, invece, è soggetto alla forza di gravità, quindi siamo certi che il suo non è un moto inerziale.


E se tu obietterai che dall’interno della navicella non è possibile misurare tale forza di gravità, io ti risponderò che non è possibile misurarla *direttamente*, ma che invece lo si può fare *indirettamente* (almeno in teoria) misurando gli effetti mareali della gravità.

WAKINIAN

Invece, e' scegliendo un *sistema di riferimento* inerziale, che ti assicura che se un corpo si muove di moto rettilineo uniforme in tale rif. /allora/ non e' soggetto a forze risultanti.

CARLO

E come scegli un sdr inerziale? Sicuramente scegliendo, tra tutti i sdr possibili, quello solidale ad un corpo qualsiasi che non sia soggetto ad alcuna forza risultante e che quindi sia in quiete o in moto rettilineo uniforme.


Ovviamente, esistono infiniti sdr rispetto ai quali tale corpo di riferimento assoluto apparirà accelerato (in moto non-inerziale), ma tu te ne fregherai e lo considererai comunque in moto inerziale perché sai che la sua accelerazione è apparente, non reale, e che dunque la sua "inerzialità" è assoluta, cioè indipendente da qualsiasi sdr.
Received on Thu Aug 08 2019 - 19:07:47 CEST

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