Re: Il tempo è una grandezza reale?

From: Al Chi <alaviegas_at_yahoo.com>
Date: Fri, 30 Dec 2005 18:41:19 +0100

lupogrigio ha scritto:

> I fenomeni periodici non giustificano la variabile tempo ma sono
> conseguenza di un timer di sistema che scandisce un ritmo. Un futuro
> aperto pu� essere parte di un fenomeno periodico (ciclico).

credo che non hai capito il mio post... io il tempo non lo considero una
variabile... il cambio che avviene nella natura "definisce" il tempo, lo
caratterizza, lo fa reale... se non ci fosse cambio non ci sarebbe tempo.
quindi qualunque processo naturale che produca un cambio (sia a livello
psicologico, che del mondo reale) fa si che il tempo sia. i
processi/fenomeni periodici ci permettono di "misurare" il tempo, cioe,
sapere quanto "tempo" e passato tra due eventi assumendo che l'orologio
(qualunque oggetto che subisca cambiamenti periodici puo essere preso come
un orologio) gli sia simultaneo.

>Passato,
> futuro e presente dipendono da un'arbitraria origine dei tempi e da una
> arbitraria direzione che noi abbiamo associata a questa variabile.

Passato, futuro e presente non dipendono da nessuna origine dei tempi.
il presente � in ATTO, il passato non � come tale e il futuro � una
possibilita, anzi, nasce proprio dalla potenzialita del presente (cambia
quello che puo cambiare). cioe, � passato tutto quello che � stato ma che
non e piu e credo non ci sia bisogno di una origine dei tempi per dirlo.
La direzione assocciata ai processi temporali non e arbitraria (almeno
localmente, in termini cosmologici non possiamo dire niente per ora :)),
tutti avvertiamo che il mondo, nel suo cambiamento, non ritorna a quello
che era, ma che evvolve verso "forme" diverse. � qui dove nasce la
direzione preferenziale del tempo. alcuni esempi: come fisici, nella
soluzione delle nostre equazioni scartiamo i risultati che non sono
d'accordo con la nostra esperienza (tipo il tempo negativo); l'entropia di
un sistema chiuso puo soltanto aumentare, quindi una vera reversibilita
dei processi a livello molecolare e impossibile; e per finire: la storia,
eh si, la storia... Aristotele osservando il moto della volta terrestre
(periodico) aveva creato un modelo di tempo ciclico chiuso in cui la
storia dell'umanita seguirebbe, a lungo tempo, quello della volta celeste:
dopo alcuni milleni tutto sarebbe distrutto e l'uomo sarebbe ricomparso, e
tutto si ripetirebbe... i filosofi attuali non accettano tale posizione
poiche toglie ogni vero significato alla vita umana e all'esistenza.
quindi anche la storia da il suo piccolo contributo a fissare la direzione
del tempo.

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Received on Fri Dec 30 2005 - 18:41:19 CET

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