Re: 2 o 3 domande

From: Josef K. <franz.kafka_at_LEVAQUESTOcomune.re.it>
Date: Thu, 15 Dec 2005 23:03:19 +0100

 
> Ma noto che non riusciamo proprio a capirci, io dico "asso" e mi si
>risponde "figura".... :-)....non so come esprimere le mie idee,
>comunque non fa nulla.... se ti rileggi la mia iniziale magari anche se
>l'ho scritta stringata, qualcosa se ne ricava.....

Il problema � che la fisica non � una partita a carte o una
disquisizione letteraria.
Ha le sue equazioni e il suo linguaggio.
Se ne usi un altro � difficile capirsi.
Ammetto che della maggior parte dei tuoi post mi sfugge il senso
profondo E infatti spesso rispondo cose abbastanza banali che so che
non sono ci� che tiinteressa. Ma sinceramente non riesco ad andare
oltre perch� non capisco il quesito.

>In buona sostanza che Dirac abbia messo le mani sull'eq.ne per trarne
>una bispinoriale con accenno relativistico non significa che questa mi
>piaccia..( anzi no, � molto bella, per� mi lascia cos�, non vedo
>completezza ) e nelle mie domande � pi� una critica filosofica alle
>ipotesi che non ai procedimenti matematici.

Innanzitutto una equazione non ci deve piacere o meno. Un'equazione
descrive o non descrive la natura nel suo ambito di applicazione.
Intanto, tanto per tornare a quel che dicevo sopra, non capisco cosa
significhi "accenno relativistico".
In secondo luogo, scusami, non sono certo un professore che pu� darti
lezioni, ma secondo me prima di parlare di filosofia bisognerebbe
averle capite le cose.
Lo so anche io che uno si "infoia" (chiss� quanto � comprensibile
questo termine e quanto � dialettale) per cose fighe, ma molto spesso
gli sarebbe pi� utile cercare di capire le cose semplici.

>Sai, tutto parte dalle ipotesi, dopodich� solo calcoli e passaggi
>logici.

Questo � il metodo scientifico galileiano.
Uno fa ipotesi e ne verifica le conseguenze: la natura � scritta in
caratteri matematici, diceva un Tale, perci� l'unico modo fisico che
abbiamo � sviluppare teorie matematiche che facciano previsioni
falsificabili.
Capisco che non c'� nulla di eccitante nei calcoli che mostrano
l'invarianza relativistica dell'equazione di Dirac.
Tuttavia uno si pu� ragionevolmente accontentare di sapere che
l'equazione � invariante relativisticamente e capire cosa ci�
significa.
E secondo me questo sarebbe gi� essere a buon punto.
Non � necessario conoscere tutti i dettagli tecnici, ma solo quel po'
di matematica che gli faccia capire i risultati!

>Ora, io mi chiedo il perch� di una velocit� limite nel mondo... non
>che la luce viaggi a circa quella velocit�.... non so se ho reso il
>concetto.

La tua domanda non � certo da poco n� stupida, per l'amor del cielo,
ma per capirne la possibile risposta (sempre che ci sia) bisogna aver
capito tutto (o molto di) quelllo che viene prima.
Personalmente (ma � un fatto personale) sono molto meno innamorato di
queste domande esistenziali, rispetto a quando cominciai a studiare la
fisica.
tra l'altro (e questo � un limite mio) ho una certa diffidenza verso
questo accanimento nei confronti della relativit�, la quale poveretta,
nella sua versione ristretta � una delle teorie che si dovrebbe
accettare con pi� facilit� viste le sue applicazioni "vincenti" e le
sue prove sperimentali.
Se ci siano ragioni pi� profonde perch� le cose stiano cos� � del
tutto probabile, anche se oggi ignoto. Capisco che le tue domande
siano stimolanti, ma per darsi una possibile risposta non bisogna
andare a tentoni ma studiare il pi� possibile ci� che � noto.
Ci� che ancora mi rimane ignoto � perch� mq e relativit� ristretta non
si sposerebbero bene.

Ciao


Rob
Received on Thu Dec 15 2005 - 23:03:19 CET

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