Re: Il secondo principio

From: Wakinian Tanka <wakinian.tanka_at_gmail.com>
Date: Sun, 11 Aug 2019 03:32:27 -0700 (PDT)

Il giorno domenica 11 agosto 2019 06:00:02 UTC+2, Carlo Pierini ha scritto:
> Il giorno sabato 10 agosto 2019 08:30:03 UTC+2, Wakinian Tanka ha scritto:
>
> Nel caso non si fosse capito, sto chiedendo a Pierini di scegliere tra le seguenti due
> possibilità mutuamente esclusive:
> a) Le forze apparenti non sono reali e quindi all'astronauta che si muove di moto
> rettilineo uniforme nel riferimento della navicella è applicata una forza risultante
> non nulla: il suo peso m•g.
> In questo caso sarebbe errato scrivere, come ha scritto lui, che:
> "in quiete o in moto rettilineo uniforme, cioè, non soggetto a forze risultanti".
> Questa non è una "frase decontestualizzata", perché non ha specificato il
> riferimento: il corpo è "in quiete o in moto rettilineo uniforme" *in quale riferimento*
> b) Le forze apparenti sono reali eccome, e allora sull'astronauta la risultante delle
> forze è nulla perché oltre al peso c'è la forza "apparente", che in Fisica si chiama più
> solitamente "inerziale", che vale -m•g:
> F = m•g +(-m•g) = 0

Pero' Pierinic NON VUOLE scegliere, NON VUOLE rispondere, EVITA l'argomentazione.
Eppure la domanda e' tanto semplice: scegli a) o b)?

> Certo che si tratta di decontestualizzazione: ho scritto quella frase nel seguente
> scambio:
> >> [CARLO:
> >> se osserviamo il corpo soggetto alla forza F, rispetto a qualunque sdr inerziale
> >> misureremo sempre la medesima a=F/m;
> >> - se, invece, lo osserviamo rispetto a sdr non-inerziali, misureremo certamente
> >> accelerazioni diverse da "a", ma si tratta di accelerazioni APPARENTI]

> > WAKINIAN:
> > Un'accelerazione non puo' essere "apparente": o il corpo accelera, nel dato
> > riferimento, oppure no.

> CARLO
> Un corpo in moto inerziale (in quiete o in moto rettilineo uniforme, cioè, non
> soggetto a forze risultanti)...


Vedete? Io, a seguito di sua affermazione sull'accelerazione (lui parlava di "accelerazione apparente") gli rispondo su "accelerazione" e lui /per evitare l'argomento/ parla di "forze"!



Pierinic, abbi il coraggio di rispondere alla mia obiezione! Come SI DEFINISCE l'accelerazione di un corpo? Te lo devo dire io? Si DEFINISCE *il riferimento", si misura la coordinata spaziale x del corpo (assumo ora un moto unidimensionale) a vari istanti di tempo t, dopodiche' se ne fa la derivata seconda: a = d^2x(t)/dt.

Allora, Pierinic, si definisce in quel modo o no? Se non ti va bene puoi sempre leggere cosa c'e' scritto in un testo di Fisica.
Allora, in base a quella definizione di accelerazione /e non ce ne sono altre/ che diamine significherebbe "accelerazione apparente"?
Come mai non hai *mai* voluto rispondere a questo?
...
> E adesso aggiungo: come ti si deve spiegare che questa definizione è ASSOLUTA
> poiché è ASSOLUTO anche lo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme che
> consegue all’assenza di una forza reale agente, e che, pertanto tale stato prescinde
> da qualsiasi sdr, anzi, che è esso stesso il sdr fondamentale?

Pierinic, stai affermando che *in Fisica i vari sistemi di riferimento non hanno senso?*

Allora bisogna che ti ricordi che IN FISICA NON SI FA NULLA SENZA PRIMA DEFINIRE IL RIFERIMENTO, non puoi nemmeno *scrivere le coordinate* del corpo du cui vuoi analizzare il moto. E' talmente banale che lo sa chiunque sia andato a scuola. Da diversi secoli a questa parte, perlomeno.
Mica vorrai fare una "fisica del milleduecento"?


[seguono richieste di Pierinic su riferimenti inerziali che servono solo a lui per "sviare", per "rimescolare le carte in tavola", per _evitare di rispondere a quanto sopra_]
>


> Quello che non riesci a capire è che, se è pur vero che tale stato inerziale può APPARIRE accelerato (non inerziale) rispetto a sdr non inerziali, è altrettanto vero che i moti osservati rispetto a sdr non inerziali sono APPARENTI in quanto sono APPARENTI (non reali) le forze che vi compaiono,


Quello che _tu_ non riesci (evidentemente) a capire e' che un moto NON PUO' "apparire" accelerato, perche' si misura x(t) e si fa la derivata seconda:
se d^2x(t)/dt = 0, il moto non e' accelerato
se d^2x(t)/dt =/= 0, il moto e' accelerato
punto.

> WAKINIAN
> *Prima* definire il riferimento (contestualmente al sistema fisico che si vuole analizzare) poi tutto il resto.
>
> CARLO
> Nel nostro caso non c’è alcun bisogno di definire il riferimento,

Allora NON STAI DISCUTENDO DI FISICA, ma solo di "tue idee", basta che tu apra un qualsiasi testo (non divulgativo) di fisica per rendertene conto.
Fattene una ragione.


Questa era la mia ultima replica a Pierinic, visto che insiste a non voler rispondere alle mie critiche (e *ho iniziato io* a fargliele, facendogli notare che le accelerazioni non possono essere "apparenti") e a non voler discutere di fisica.

--
Wakinian Tanka
Received on Sun Aug 11 2019 - 12:32:27 CEST

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