Re: Il mistero dei campi

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Tue, 20 Dec 2005 21:10:19 +0100

Al Chi ha scritto:
> l'elettrostatica e la magnetostatica vanno benissimo a livello
> macroscopico in certi processi, ma alla ricerca dei quanta e quindi
> dovendo considerare proprieta a livello microscopico (atomico, molecolare,
> etc) le approssimazione magneto e elettrostatica falliscono (le proprieta
> magnetiche della limatura di ferro sono dovute all'orientamento del
> momento magnetico intriseco di ogni volumetto ben determinato al suo
> interno... nn voglio dire altro)... quindi i quanta del tuo sperimento
> sono i fotoni :)

Winston Smith ha scritto:
> Il problema � che in questo contesto non ha senso parlare di campi
> elettrici e magnetici separatamente, perch� la distinzione non ha
> carattere invariante per cambio di sistema di riferimento. Viceversa
> un quanto c'� o non c'� indipendentemente dal riferimento utilizzato.
> Occorre quindi parlare comunque di quanti del campo elettromagnetico
> (che, come ti � gi� stato fatto notare, non sono altro che i fotoni).

Mauro Prencipe ha scritto:
> Mi pare che con il "buon Einstein" si sia dimostrato ampiamente che i
> campi elettrici e magnetici non possano essere considerati in modo
> "disgiunto": se, poniamo, in un dato sistema di riferimento in cui una
> carica � a riposo si osserva un campo elettrico e non anche un campo
> magnetico, in un altro sistema di riferimento, in moto rispetto al
> primo, ci� non � pi� vero e, in generale, si osservano sia un campo
> elettrico, sia un campo magnetico. Il campo elettromagnetico si
> manifesta quindi in modo diverso in funzione della velocit�
> dell'osservatore rispetto alla carica che lo genera. Non ha dunque
> molto senso parlare di "quanti di elettricit�" distinti dai "quanti
> magnetici". Ha senso invece parlare dell'esistenza del quanto del
> campo (unificato) elettromagnetico: il fotone.
Vedo che avete risposto "come un sol uomo" :) ma io mi permetto di
dissentire.
Verissimo naturalmente che dal punto di vista relativistico non si
possa separare il campo elettrico da quello magnetico, che quindi
nella teoria formano un oggetto unico.
Ma mi pare che il problema di Stefania non fosse questo, e che voi lo
abbiate scavalcato con troppa leggerezza...

D'accordo, i fotoni sono i quanti del campo e.m.
Ma la vera domanda e': come si descrive in termini di fotoni un campo
statico?
Ora voi sapete che la questione non e' per niente semplice, e vorrei
vedere come la spiegate senza tirare in ballo fotoni con un sacco di
strane proprieta', che elenco giusto per spaventare Stefania :-)):
fotoni scalari, longitudinali, spacelike, virtuali...

A Stefania mi sento di dire solo questo: potra' sembrare strano, ma e'
molto piu' semplice capire come una teoria quantistica di campo tratta
quelle che nella teoria classica sono le onde e.m., e la loro
emissione e assorbimento, che non il caso che sembrerebbe piu' facile,
ossia i campi statici.
Questo passaggio richiede una "full immersion" nell'armamentario
teorico, e almeno io non saprei proprio come farne un divulgazione.
                                        

-- 
Elio Fabri
Received on Tue Dec 20 2005 - 21:10:19 CET

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