Re: ghiaccio sulle auto

From: Luca Polo <Luca.Polo_at_gest.unipd.it>
Date: 21 Dec 2005 10:28:45 +0100

--> "EF" == Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> writes:

EF> Confermo. Ho visto spesso al mattino un'auto allo scoperto col tetto
EF> coperto di brina, e una vicina, sotto una tettoia, bella pulita.

Fa piacere avere una conferma, diciamo cosi`, "ufficiale" :-).

Su it.scienza.astronomia.amatoriale mi sono quasi preso dell'idiota per
aver spiegato allo stesso modo il fenomeno della condensa sulle lenti
dei telescopi (ossia con il raffreddamento da irraggiamento verso il
fondo cielo e relativa formazione di uno strato di aria con temperatura
sotto il punto di rugiada propro davanti alla lente).

Per inciso, ho visto dei "rilevatori di cielo nuvoloso" che sfruttano
proprio il fenomeno dell'irraggiamento e costituiti essenzialmente da
una cella di Peltier con una faccia verso terra e una verso il cielo:
con cielo sereno la faccia in alto si raffredda molto piu` di quella in
basso e quindi la cella fornisce in uscita una certa d.d.p.; se il cielo
e` coperto (anche da uno strato sottile di cirri) la d.d.p. in uscita e`
di molto inferiore. Opportunamente tarati, servivano per decidere
(assieme ad altri sensori) se aprire o meno la cupola di un osservatorio
astronomico automatico.

Tornando all'aneddotica: sulla stessa auto, parcheggiata a pochi metri
da un edificio, parabrezza e finestrini rivolti verso lo stabile puliti,
lunotto e finestrini "in vista delle stelle" coperti di brina, pur con
temperatura attorno ai +2°C (se il termometro segnava correttamente).

Saluti,
Luca Polo.
-- 
Luca.Polo _at_ gest.unipd.it
Associazione Astrofili del Basso Vicentino "Edmund Halley"
Sito Web: http://edmundhalley.it 
E-Mail:   info <at> edmundhalley.it - aabv <at> libero.it
Received on Wed Dec 21 2005 - 10:28:45 CET

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