Re: Il secondo principio

From: Wakinian Tanka <wakinian.tanka_at_gmail.com>
Date: Fri, 9 Aug 2019 10:35:54 -0700 (PDT)

Il giorno venerdì 9 agosto 2019 10:10:03 UTC+2, Giorgio Pastore ha scritto:
...
> Vedo che continuate un po' tutti a ignorare il suggerimento di partire
> dall'esplicitare quale definizione di forza volete usare.
> E' buffo che qui, rispondendo a Pierini, assumi una definizione
> "newtoniana" (forza assoluta). Poi, quando rispondi a Fortunati, prendi
> in pieno una posizione "machiana" ovvero F=m*a.
> Difficile non restare sconcertati!
>
Nel caso non si fosse capito, sto chiedendo a Pierinic di scegliere tra le seguenti due possibilità mutuamente esclusive:


a) Le forze apparenti non sono reali e quindi all'astronauta che si muove di moto rettilineo uniforme nel riferimento della navicella è applicata una forza risultante non nulla: il suo peso m•g.

In questo caso  è *errato* scrivere, come ha fatto lui, che:

"in quiete o in moto rettilineo uniforme, cioè, non soggetto a forze risultanti".


(Non è semplicemente una "frase decontestualizzata" perché non ha specificato il riferimento: il corpo è "in quiete o in moto rettilineo uniforme" *in quale riferimento?


E' di fondamentale importanza capire questo perché altrimenti tutte le discussioni /non hanno senso/ compresa la richiesta di Giorgio di definire la forza.

*Prima* definire il riferimento, poi tutto il resto).


b) Le forze apparenti sono reali eccome, e allora sull'astronauta la risultante delle forze è nulla perché oltre al peso c'è la forza "apparente", che in Fisica si chiama più solitamente "inerziale", che vale -m•g:
F = m•g +(-m•g) = 0

--
Wakinian Tanka
Received on Fri Aug 09 2019 - 19:35:54 CEST

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