Re: Calore e colore

From: Daniele Fua <daniele.fua_at_unimib.it>
Date: Thu, 15 Dec 2005 14:21:33 +0100

Tetis wrote:

> In che senso "densita' " non sarebbe ben definita?
> Si intende una grandezza il cui integrale fornisce
> un numero, una energia, o, ... Solo bisogna avere
> ben chiaro lo spazio di integrazione, e cosa misura
> l'integrale,

Esatto, � proprio questo il punto. La parola densit� non basta perch�
devi definire rispetto a cosa. Pi� che di integrale qui si tratta di
quale infinitesimo compare al denominatore. Io ormai cerco di usare la
parola "densit�" solo per la grandezza storicamente associata alla dm/dV
o alla brutta definizione "massa volumica".
Quando parli di densit� di energia in un gas, per esempio, � per unit�
di massa o unit� di volume? Dovresti specificarlo ogni volta.

per questo
> trovo utile la distinzione terminologica fra radianza
> ed irradianza. La prima ricorda che si tratta di
> una grandezza specifica per unita' steradiante,
> quindi va espressa con riferimento alla direzione normale
> per unita' di superfice emittente, unita' di angolo solido
> ed unita' di frequenza se si tratta di densita' spettrale di
> radianza espressa in frequenza. L'irradianza
> e' da pensare con riferimento all'oggetto che irradia
> ed e' la potenza complessiva irradiata, per l'appunto,
> da una unita' di superfice, la ottengo dalla radianza
> moltiplicando per c/4.

No, direi che sbagli. Le grandezze radiative non sono riferite solo alle
sorgenti: sono pi� generali. Flusso di energia per unit� di superficie,
per unit� di tempo, etc etc. Pu� essere indifferentemente energia che
esce dalla superficie ma anche che entra nella superficie. Mera
questione di convenzione e coerenza di segni.
Questo � proprio il punto che mi ha fatto intervenire all'inizio.
Occorre sempre aver chiaro dove si trova il piano di riferimento su cui
definiamo le grandezze radiative altrimenti... a schif�o si finisce... e
spesso succede proprio questo :-)

> Qui mi confondi di nuovo. Io avrei detto tutto meno che irradianza
> a questo punto. Avrei detto la potenza di radiazione assorbita dal
> rivelatore il cui legame con la radianza e' semplicemente dato da...
> un __integrale__ della radianza moltiplicata per l'angolo solido sotto
> cui il rivelatore e' visto dalla sorgente, nella superfice normale
> irradiante e nella frequenza.
...
> D'accordo probabilmente e' una questione di pratica sperimentale
> a cui non sono avvezzo. Cioe' tu mi dici che un rivelatore misura
> un'irradianza. Vero?

Ora dovrebbe essere pi� chiaro per quello che ho detto sopra. Non la
considero una questione di mera pratica sperimentale. E' vero che il
rivelatore misura tutto quello che incide sulla sua superficie e apporta
potenza: una irradianza ma se vuoi fare calcoli di bilancio radiativo ed
energetico nell'atmosfera terrestre alla fine devi considerare
l'irradianza punto per punto (o piano per piano :-) ). Se vuoi sapere
come l'ozono reagisce alla radiazione ultravioletta, devi considerare
l'irradianza solare nel punto dove si trova l'ozono. Etc etc

> Pero' se tu misuri la potenza ricevuta da una stella e
> ne misurassi anche la temperatura con un'analizzatore
> spettrale esisterebbe poi una stima della distanza della stella.

Certo, in teoria. 1) misuri l'irradianza qui, 2) conoscendo la
temperatura e con qualche ipotesi calcoli l'irradianza l� (sulla
superficie della stella), 3) con qualche altra ipotesi il rapporto tra
le irradianze � uguale al quadrato del rapporto tra il raggio della
stella e la distanza.

> Tenendo conto dell'albedo o senza? A me sembra strano che si ottengano
> questi numeri senza albedo tieni conto che non e' una frazione piccolissima.

Certo che *con* albedo!!! ci mancherebbe altro! Non � una frazione
piccola per nulla, circa il 30% della radiazione solare viene diffusa
verso lo spazio senza contribuire al bilancio energetico a causa
dell'albedo!

> Ad ogni modo, ti dico come ho ottenuto quel numero, poi provo a rivedere
> un attimo il conto. Assumo una distanza del sole di 150 milioni di
> chilometri
> (in verita' e' un poco differente) un raggio solare di 7000 chilometri ed
> una
> temperatura solare di 5800K. Assumendo uno spettro di radiazione di
> corpo nero, ma in verita' la radiazione solare come quella di tutte le
> stelle
> e' molto complessa e risente di vari coefficienti e spettri di opacita'.

Non c'� bisogno di considerare troppe complicazioni e quello che citi
pi� un albedo di 0.3 basta. Confermo: temperatura (media) equivalente di
corpo nero della terra nel suo insieme, 255K (legge di
Stefan-Boltzmann). Se consideri un'atmosfera che trasmette il 90% della
radiazione solare e solo il 20% della radiazione terrestre (il resto
viene assorbito), si ottiene: superficie 286K, atmosfera 246K. Non
troppo diverso dalla realt�.

Daniele Fu�
Uni. Milano-Bicocca
Received on Thu Dec 15 2005 - 14:21:33 CET

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